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Smog, il record più triste: registrato a Padova il valore più alto del 2019

Datato domenica 17 febbraio e registrato dalla centralina Arpav dell'Arcella: 124 microgrammi (milionesimo di un grammo) per metro cubo d'aria analizzata, un valore che supera di due volte e mezzo il limite di 50 µg/m3

124 µg/m3. Tradotto in italiano vuol dire 124 microgrammi (milionesimo di un grammo) per metro cubo d'aria analizzata. Non fatevi, però, ingannare da quel "microgrammi". Perché per quanto infinitivamente piccoli sono a dir poco dannosi. Il dato, infatti, è relativo alle concentrazioni di Pm10 nell'aria. È stato registrato dalla centralina Arpav posizionata all'Arcella. Data: domenica 17 febbraio. E oltre a superare di due volte e mezzo il limite consentito è anche il più alto del 2019.

Livelli record

Da circa una settimana un promontorio in espansione sull’Europa occidentale sta portando condizioni di stabilità atmosferica, con venti deboli e senza precipitazioni, determinando il ristagno degli inquinanti negli strati bassi dell’atmosfera. Per questo motivo già da giovedì 14 febbraio in Veneto è in atto un episodio di accumulo del particolato atmosferico, che nella giornata di ieri ha fatto registrare quattro giorni di superamento consecutivi del valore limite giornaliero in tutti i capoluoghi di provincia (ad eccezione di Belluno), facendo di conseguenza scattare il livello di allerta 1 delle polveri. Le concentrazioni di PM10 sono in crescita in tutta la regione e molte centraline domenica 17 febbraio hanno fatto registrare livelli elevati di particolato: 124 µg/m3 a Padova (Arcella), 112 µg/m3 a Venezia (Via Tagliamento), 110 µg/m3 a Rovigo (RO-Centro), 104 µg/m3 a Monselice, 102 µg/m3 ad Adria, 95 µg/m3 a Vicenza (Quartiere Italia), 92 µg/m3 a Legnago, 91 µg/m3 a Parco Colli Euganei, 90 µg/m3 a Treviso (Via Lancieri) e 87 µg/m3 a Verona (Borgo Milano). Nei prossimi giorni persisteranno condizioni di alta pressione, solo in parte intaccate da una debole e veloce saccatura, tra mercoledì 20 e giovedì 21, che determinerà un temporaneo aumento della nuvolosità e una probabile attenuazione dell’inversione termica. Complessivamente nei prossimi giorni, non sono previsti fattori tali da garantire una buona dispersione e l’abbattimento delle polveri sottili.

Il bollettino

Dal 1 ottobre al 31 marzo, il lunedì e il giovedì entro le ore 12, ARPAV emette il bollettino dei livelli di allerta PM10. Il livello di allerta è calcolato sul numero di giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero del PM10: dopo 4 giorni consecutivi scatta il livello 1, dopo 10 giorni consecutivi, il livello 2. Il prossimo bollettino livelli di allerta PM10 sarà pubblicato giovedì 21 febbraio 2019.

La mappa di previsione

La mappa di Previsione delle concentrazioni PM10. Nel sito ARPAV è consultabile la mappa di previsione delle concentrazioni giornaliere di PM10 previste per il giorno in corso e le due giornate successive. In base alle condizioni meteorologiche e ai valori delle emissioni, un modello numerico prevede le concentrazioni di PM10 dettagliate secondo una griglia a maglia quadrata di 4x4 km; cliccando in qualsiasi punto del Veneto, è possibile visualizzare l’intervallo di concentrazione del particolato PM10 associato alla relativa cella.

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