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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Spacciatore la fa franca 12 volte, mentendo sulla propria identità: ora il suo dna è schedato

Si tratta di un marocchino di 40 anni, arrestato tre volte: la prima dalla polizia, la seconda dai carabinieri e la terza, a fine agosto, da due agenti in borghese della polizia locale

Puntualmente fotosegnalato. ai controlli aveva fornito generalità false e diverse, per 12 volte aveva mentito sulla propria nazionalità, fornendo però sempre la stessa data di nascita, il 16 novembre 1975, falsa anche questa: il protagonista è W. F., un cittadino marocchino di 40 anni, che delinque in Italia dal 2012. È stato arrestato tre volte: la prima dalla polizia, la seconda dai carabinieri e la terza, a fine agosto, da due agenti in borghese della polizia locale.

TRE ARRESTI PER SPACCIO. I primi due fermi per il reato di spaccio, sono stati eseguiti in via Tommaseo, vicino alle Cucine economiche popolari. L’uomo teneva le dosi di hashish in bocca. Quando è stato bloccato dagli uomini del reparto Polizia giudiziaria della locale, prima ha fatto resistenza, provocando lesioni al primo degli agenti intervenuti, poi ha ingoiato le dosi che aveva in bocca.

INGOIA LA DROGA E PICCHIA GLI AGENTI: ARRESTATO. Da qui, l’arresto, il fotosegnalamento al comando di via Liberi e poi le tappe successive: in ospedale, dopo l'autorizzazione del magistrato, per accertamenti sanitari, e al Palazzo di Giustizia, per essere sottoposto al giudizio con rito per direttissima. Il giudice ha convalidato l'arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ma il processo non si è concluso per l’esercizio del diritto di difesa. È stato dunque scarcerato e sottoposto a misura cautelare con divieto di dimora nella città di Padova.

IL SUO, TRA I PASSAPORTI OCCULTATI. W.F. era solito frequentare alcune attività commerciali in zona Stazione. A seguito di sopralluoghi congiunti, gli agenti della polizia locale hanno individuato un esercizio gestito da una persona straniera che occultava diversi passaporti, tra cui quello del marocchino e quello della signora dominicana uccisa a Pontelongo lo scorso 23 dicembre. I documenti sono stati tutti sequestrati, mentre il titolare dell'esercizio è stato denunciato per favoreggiamento.

DNA "SCHEDATO". W.F. verrà espulso dal territorio nazionale. La convalida dell’arresto, come prevede la legge, ha consentito il prelievo, in Questura, del dna dell’uomo, che rimarrà schedato per i prossimi anni.

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