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Cronaca Viale dell'Arcella

Lotta allo spaccio: un altro pusher in manette, mentre torna l'incubo dell'eroina in città

Un trentenne è stato scoperto e arrestato in strada, all'Arcella, con diversi grammi di droga addosso. Tra questi 10 grammi di eroina, che negli ultimi mesi ha causato diversi decessi

Continuano incessanti le verifiche messe in campo dai carabinieri della compagnia di Padova per contrastare il traffico di stupefacenti nelle zone calde della città. L'ultimo arresto all'Arcella.

Il controllo

I militari del comando provinciale sono tornati in una delle roccaforti dello spaccio cittadino per un servizio mirato. Lunedì pomeriggio una pattuglia stava perlustrando viale dell'Arcella quando hanno avvistato un giovane straniero. I carabinieri lo hanno avvicinato per identificarlo e dal controllo sono emerse due bustine contenenti 1 grammo di cocaina.

Droga nascosta

A insospettire i militari e procurare l'arresto del 33enne tunisino, irregolare in Italia, è stato l'atteggiamento tenuto prima della perquisizione. I carabinieri infatti hanno controllato un'aiuola nelle vicinanze, dove lo avevano scorto poco prima. Tra le piante sono stati rinvenuti altri 13 grammi di droga, 2,2 di cocaina e 10 di eroina. Mentre l'uomo veniva arrestato per spaccio di stupefacenti, tutto il materiale è stato sequestrato.

Il fantasma dell'eroina

La droga in città torna a fare paura, come conferma la morte, risalente alla tarda mattinata di ieri, di un 22enne bellunese, ritrovato cadavere lungo i binari in via della Pace. Con tutta probabilità potrebbe essere l'ennesima vittima della temibile "eroina gialla", una partita particolarmente potente arrivata da qualche mese sul mercato padovano che sembra implicata in più di qualche decesso recente. A inizio giugno un 50enne in cura al Sert era stato stroncato in casa da un probabile overdose. Un mese prima la straziante storia di un giovane tunisino che ha chiesto aiuto alla Polfer dopo aver trovato il fratello 24enne ucciso da una dose letale. Il cadavere giaceva sul terrazzo di un palazzone e, una volta arrivati i soccorsi, anche il fratello superstite ha rischiato la stessa fine, ingoiando alcuni ovuli per non essere accusato di spaccio.

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