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Cronaca Stazione / Via Nicolò Tommaseo

Sorpreso a cedere eroina davanti alle cucine popolari: arrestato

Gli agenti della polizia locale, giovedì, hanno seguito i movimenti di un noto assuntore di sostanze stupefacenti, fino a sorprendere un 30enne tunisino mentre gli vendeva la droga in via Tommaseo a Padova

Arrestato uno spacciatore in via Tommaseo a Padova. Si tratta di Rabi B., trentenne tunisino, risultato clandestino e senza fissa dimora. Gli agenti della polizia locale lo hanno sorpreso a cedere stupefacente davanti alle cucine popolari.

TOSSICODIPENDENTE IN STAZIONE. Gli agenti del Reparto di polizia giudiziaria hanno notato un ciclista, conosciuto come un noto tossicodipendente. L'uomo, 48 anni, di nazionalità italiana, si aggirava nella zona antistante la stazione insieme ad un ragazzo a piedi, anche questo italiano. I due soggetti, osservati dal personale in borghese, hanno percorso lo stesso tratto più volte, avanti e indietro, per poi dirigersi in via Tommaseo.

LO SCAMBIO DAVANTI ALLE CUCINE POPOLARI. Giunti davanti alle cucine popolari, hanno avvicinato un nordafricano, con cui hanno intrattenuto una breve conversazione, al termine della quale lo straniero ha consegnato al ciclista un involucro trasparente ricevendone in cambio del denaro.

ERA EROINA. I due uomini si sono quindi allontanati, raggiungendo prima corso del Popolo, poi via Cairoli. Qui gli agenti hanno fermato l'italiano in bicicletta, che, spontaneamente, ha consegnato loto l'involucro appena comprato, contenente una polvere scura. La polvere, analizzata, è risultata essere eroina, per un peso di 0,71 grammi. Lo stupefacente è stato sequestrato e il ciclista italiano è stato segnalato al prefetto di Padova quale assuntore.

arrestato-6-6ARRESTATO LO SPACCIATORE. Nel frattempo, in via Tommaseo, altri agenti hanno fermato e in seguito arrestato lo straniero che aveva ceduto la sostanza. Sotto sequestro circa 95 euro in contanti, in banconote di vario taglio, trovate addosso allo spacciatore e ritenute provento dell'attività illecita. L'indomani, il giudice del tribunale di Padova ha convalidato l’arresto e, a seguito di richiesta di patteggiamento, lo ha condannato alla pena di mesi 6 di reclusione e al pagamento di 1.200 euro di multa. È stata inoltre disposta la confisca del denaro già sequestrato.

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