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Cronaca San Giorgio in Bosco

Tre colpi di carabina contro il gatto del consigliere comunale: «Volevano ucciderlo»

«I tre proiettili erano conficcati tra la pelle e il cranio, e dunque in punti chiaramente vitali per l’animale stesso»

«Hanno sparato al nostro gatto con la precisa volontà di ucciderlo. Non ci può essere alcun dubbio su questo: abbiamo estratto due proiettili metallici, un terzo lo andremo a rimuovere nel pomeriggio ricorrendo alle cure di un veterinario, tutti e tre conficcati tra la pelle ed il cranio e dunque in punti chiaramente vitali per l’animale stesso» così il consigliere comunale di San Giorgio in Bosco e provinciale Fabio Miotti, raccontando quanto accaduto nelle scorse ore a Bagigio, gatto maschio di tre anni dal pelo rosso, che Miotti e la sorella hanno adottato 3 anni fa strappandolo al randagismo.

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Bagigio

Aggiunge Miotti: «Fortunatamente i proiettili, sparati con tutta probabilità con una carabina ad aria compressa, non sono costati la vita al nostro gatto: ma la loro forma ne rende difficile l’estrazione, col rischio di infezioni. Da qui la scelta di rivolgersi ad uno specialista. È un fatto molto grave: qualcuno si è divertito a sparare ad un animale indifeso, e quel qualcuno certamente risiede a poca distanza da dove viviamo, in centro a Sant’Anna Morosina, atteso che Bagigio non ama allontanarsi di molto da dove è stato accolto e cresciuto in questi anni con tanto amore, prima da mia sorella e ora anche da mia figlia. Se qualcuno sa qualcosa parli: ogni informazione può essere utile per rintracciare l’autore di questo gesto ignobile. Bagigio dimostra di aver buone possibilità di superare quanto accaduto, ma va fatto il possibile per impedire che la stessa sorte possa capitare in un prossimo futuro ad altri felini».

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