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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Finto spritz con Aperol “contraffatto”: 10 baristi denunciati

I titolari dei locali padovani spendevano circa il 50-60% in meno rispetto a una bottiglia del liquore di marca proponendo però l'aperitivo al solito prezzo. La Guardia di Finanza li ha stanati. Alcuni preparavano la bevanda travasando il surrogato nella bottiglia dell'Aperol originale e altri direttamente dal contenitore della sottomarca

La Guardia di Finanza di Padova ha assestato un duro colpo alla contraffazione dello “spritz”, l'aperitivo per antonomasia in Veneto e, ancor di più, a Padova, fulcro del rito preserale che porta centinaia di studenti universitari a invadere le piazze e i vicoli del centro storico, non senza provocare polemiche e disagi tra i residenti.

LA FRODE. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme gialle hanno consentito di beccare in flagranza dieci baristi di Padova "spacciare" ai clienti per spritz all'Aperol un aperitivo preparato non con il noto distillato di mandarino, bensì con surrogati di sottomarca, dal costo medio del 50 e 60% in meno dell'originale. Il prezzo finale, nonostante l'utilizzo del finto Aperol, non variava.

CLIENTI INGANNATI. Alcuni gestori sono stati scoperti dai berretti verdi mentre mescevano lo spritz versando direttamente dalla bottiglia di succedaneo, mentre altri lo facevano da una bottiglia di Aperol precedentemente riempita con il surrogato.

LE DENUNCE. I 10 baristi padovani sono stati denunciati per frode in commercio in quanto la descrizione nel listino del locale dello “spritz all'Aperol” e il relativo prezzo non corrispondevano a quanto realmente servito al cliente.

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