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Cronaca Piazze / Piazza Erbe

Lo spritz che piace alla Parodi per rilanciare il turismo padovano

L'idea del presidente dell'Ascom Zilio di usare l'aperitivo locale come marchio distintivo per attrarre visitatori. Già apprezzato dalla nuova guru delle casalinghe Benedetta Parodi e presente nella guida Best Western

Padova dovrebbe imparare da Barcellona: attirare per la sua movida, in particolare, per il suo spritz. Lo pensa il presidente dell’Ascom provinciale Fernando Zilio, che si erge a promotore di una campagna di promozione turistica della città del Santo che abbia, come marchio distintivo, proprio il noto aperitivo cittadino.

LO SPRITZ A PADOVA? UN CULT DA SFRUTTARE. Lo spunto glielo hanno fornito la guida della catena internazionale degli hotel Best Western che, alla voce Padova, suggerisce "imperdibile lo spritz in piazza dei Signori”, ma anche la nuova guru delle cuoche casalinghe: Benedetta Parodi. "Quando venne in città, in autunno, per ricevere un nostro premio - riferisce Zilio - chiese di poter gustare lo spritz. La accompagnammo in piazza delle Erbe e lì chiamò al telefono il marito Fabio Caressa per dirgli 'Fabio, sai cosa sto facendo? Sto sorseggiando lo spritz in piazza a Padova!' Come dire: sono in uno dei luoghi “cult” del turismo mondiale”.

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UN MARCHIO DA DEPOSITARE. Se quindi lo spritz è un marchio che “tira”, perché Padova non dovrebbe sfruttarne l’appeal, soprattutto in tempi di vacche magre come questi, si chiede il presidente dell'Ascom che, aggiunge: "Si tratta di sostenere un’eccellenza. A Barcellona si va per la movida, poi, una volta arrivati nella città catalana ognuno si sceglie la vacanza che più gli è congeniale: locale di lusso nella rambla o locale più modesto nel barrio gotico, salvo poi andare tutti, il giorno seguente, a vedere la Sagrada Familia. Perché Padova non dovrebbe proporsi in questi termini? Piazza dei Signori e, più in generale, le piazze del centro, per un aperitivo di classe, comodamente seduti ad un tavolino, il naviglio e qualsiasi altro luogo cittadino per uno spritz più popolare ma non di minore qualità con l’obiettivo però di far convogliare in città un turismo che dovrebbe poter trovare nello spritz padovano un “marchio” che, come tutti i marchi, viene depositato per essere sfruttato economicamente ma che, proprio per questo, ha bisogno di regole ben precise in grado non solo di valorizzarlo ma anche di difenderlo”.

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