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Cronaca

Stalking familiare: figlio tiene in scacco i genitori

Ventiduenne violento, incapace e nulla facente, costringe i genitori a scelte gravi e drastiche per interrompere una sequela di violenze verbali e non solo, pressioni, costrizioni, insulti e continui abusi. Si prefigura una denuncia per stalking famigliare

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Stalking: non più una connotazione legata esclusivamente alle relazioni sentimentali bensì una deriva sociale che muta e si incrementa esponenzialmente, ormai senza limiti di categorie o classi di appartenenza, come il caso di specie, all'interno di una famiglia apparentemente normale e benestante.

Padova, prima periferia, una famiglia medio-borghese, madre insegnante, padre imprenditore, sorella universitaria, e un figlio "violento e ribelle" che, con metodi sistematici di stalking, violenza verbale e denigrazione, tiene in scacco l'intera famiglia. Stefano, (nome fittizio), ha 22 anni, diplomato con ottimi voti in Odontotecnica ma nessun lavoro, varie discipline sportive praticate ma tutte naufragate miseramente per scelta personale o svogliatezza, tranne in una, legata ai motori ed alla passione del padre e dove si è distinto con merito, riconoscimenti e coppe.

Lo sfogo viene riportato in un colloquio/sfogo, dove la situazione viene segnalata, in tutta la sua gravità, dalle ripetute sfuriate con le quali il ragazzo infligge ai genitori ed alla sorella ma prevalentemente alla madre, ogni sorta di mortificazione e violenza psicologica e verbale. Offese, pretese, mortificazioni, continui dispetti e provocazioni, minacce, nessun lavoro, manco nell'attività del padre, nulla in cambio. Nessun rispetto da questo adolescente difficile e violento ma anzi pretesa di un trattamento di favore e guai a non riempire il frigo, far trovare pronto e lasciare montagne di stoviglie da lavare e la casa da riassettare, oltre che la sistematica paghetta settimanale. Unica soluzione percorribile, una denuncia con allontanamento coatto o una segnalazione ai servizi sociali, seppure tale decisione tarda ad arrivare per debolezza dei genitori che avrebbero sperato in un radicale cambiamento che oramai non arriva più.

La famiglia è alle strette, esausta e risoluta a porre in essere soluzioni drastiche…lo Stalking ha anche queste connotazioni: relazioni difficili coi figli, forse un trauma tramutato in esasperata e supplicante rivendicazione e pretesa di attenzione, abusando ovviamente degli strumenti a disposizione. Tuttavia violenza chiama violenza, intemperanza altrettanta ostilità.

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