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Cronaca Sant'Osvaldo

Stalker della parrocchia "fracassona" di San Paolo: chiesti 22 mesi

Un anno e 10 mesi. Questa la richiesta presentata dal pm Giacomelli nei confronti di una 49enne padovana accusata di atti persecutori nei confronti del prete e del patronato. Processo il prossimo 27 maggio

Anni e anni di denunce e querele contro la parrocchia "fracassona" di San Paolo Apostolo a Padova. A presentarle, sempre lei, una 49enne, che, aveva avviato una vera e propria crociata contro le attività troppo "rumorose" del patronato, arrivando persino a far condannare la parrocchia padovana, obbligata dal tribunale nel maggio 2012 (provvedimento poi annullato) a insonorizzare il campetto da calcio adiacente alla chiesa.

"OSSESSIVA". Ma l'atteggiamento "ossessivo" della residente contro presunti disturbi alla quiete le si era rivoltata contro ed era stata lei a finire alla sbarra, accusata di aver letteralmente perseguitato il prete, i parrocchiani, e i bambini che giocavano abitualmente nel campetto di via Bertacchi.

PROCESSO. Il prossimo 27 maggio, il giudice Claudio Elampini, come riportano i quotidiani locali, dovrà dire l'ultima parola su questa annosa vicenda giudiziaria. Il pm Vartan Giacomelli avrebbe fatto richiesta di un anno e 10 mesi di reclusione nei confronti dell'imputata. Parroco e parrocchia avrebbero chiesto un risarcimento complessivo di 400mila euro.

STALKING "PARROCCHIALE". Fra gli episodi contestati alla donna, l'aver annaffiato con l'acqua i ragazzini che giocavano a calcio, minacciati di essere denunciati con i loro genitori e filmati con una fotocamera, l'invio di lettere ai parrocchiani con accuse infondate rivolte al prete, e il richiesto intervento di carabinieri e polizia al solo scopo di interrompere gli incontri in parrocchia. Il tutto accompagnato dalla presentazione di decine di diffide e denunce dal 2005 al 2011.

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