Stanga, i vigili urbani sequestrano un appartamento di squillo
Scoperta l'alcova di due ragazze ungheresi: l'appartamento di via Col Galliano 12 è solo uno dei tre di proprietà della più giovane, sospettata di gestire una vera e propria attività. A dare l'allarme sono stati i residenti del condominio, insospettiti dal continuo viavai di uomini
E' stato sequestrato dopo un'indagine della Squadra investigativa durata circa un anno l'appartamento all'interno 1 di via Col Galliano 12, dove si svolgeva da tempo un'attività di prostituzione condotta da due giovani ungheresi. A dare l'input ai controlli da parte dei vigili urbani è stato un esposto presentato nel giugno del 2010 da un gruppo di residenti del condominio, insospettito dal continuo via vai di uomini nell'appartamento.
L'INDAGINE. A seguito di una serie di appostamenti, gli agenti sono riusciti a fermare diversi clienti, residenti tra Padova e Provincia e compresi tra i 57 e i 31 anni, che hanno confessato di aver ricevuto prestazioni sessuali di vario genere a pagamento, fornendo anche informazioni utili all'identificazione. Grazie a queste è stato possibilie venire a conoscenza delle modalità di adescamento: le due ungheresi, entrambe di bella presenza, avevano pubblicato diversi annunci sui siti internet bachecaincontri.it e www.bestannunci.in, nei quali venivano riportati i numeri telefonici attraverso i quali prendere gli appuntamenti.
L'appartamento è in seguito risultato essere di proprietà di una delle due donne, la 27 enne V.M., di Budapest, che ospitava la connazionale di 28 anni. E' stato inoltre scoperto che la giovane era proprietaria di altri due immobili, uno nel comune di Prato ed uno a Montebelluna, dove peraltro aveva la residenza. Resta ora da verificare se, come pare, questi due appartamenti venissero usati per scopi affini a quello padovano. L'ungherese è comunque stata denunciata per favoreggiamento dell'esercizio della prostituzione.
IL SEQUESTRO. Nel frattempo ieri pomeriggio, con l'entrata in vigore del decreto di sequestro preventivo, gli uomini al comando dell'assessore Marco Carrai hanno fatto irruzione nell'abitazione trovandola vuota, e vi hanno rinvenuto materiale inequivocabilmente riconducibile alle attività che vi si svolgevano come preservativi e oggetti erotici.
Si tratta del 13esimo episodio da circa un anno a questa parte di appartamento posto sotto sequestro in quanto sede di attività illegali di prostituzione. Rispetto a casi registrati in precedenza, gli ultimi due in via Tiepolo e in via Adriatica, si trattava di prostitute di un certo livello, che arrivavano a farsi pagare 100 euro a prestazione e svolgevano anche attività di escort.