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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sugarpulp, lettera alla città: "Non vogliamo più patrocinio Comune"

L’associazione, a pochi giorni dalla chiusura della kermesse letteraria: "Bizzarro che Padova, che avrebbe la pretesa di definirsi 'la città della cultura', non sostenga in alcun modo una manifestazione culturale"

Si è conclusa domenica 27 settembre, la Sugarpulp Convention, Sugarcon 2015, la kermesse letteraria internazionale dall’associazione culturale Sugarpulp con la direzione artistica di Matteo Strukul. Al termine della quinta edizione della manifestazione, il comitato direttivo ha scritto una lettera rivolta alla città di Padova, in cui esprime l'intenzione, in futuro, di non avvalersi del patrocinio del comune di Padova.

Di seguito il testo della lettera:

Dopo cinque edizioni della Sugarpulp Convention, sentiamo il bisogno di fare il punto della situazione.

Sugarpulp è diventato un brand rispettato e fortemente riconoscibile nel panorama editoriale nazionale ed internazionale, oltre ad aver creato una forte community di lettori e autori. Proprio per questo siamo fortemente determinati a crescere ancora diventando un punto di riferimento imprescindibile in Veneto (e non solo) per tutti gli amanti della lettura e della letteratura, scritta e disegnata.

Durante questi cinque anni abbiamo avuto come ospiti autori di caratura internazionale come Jeffery Deaver, Joe R. Lansdale, John Connolly, Massimo Carlotto, Linwood Barclay, Nicolai Lilin, Licia Troisi, Tim Willocks, Victor Gischler, Maurizio De Giovanni, Allan Guthrie, Jason Starr, Sarah Pinborough, Andrea Molesini, Fulvio Ervas e tantissimi altri, vale a dire il meglio della letteratura internazionale e nazionale. Ognuno di questi romanzieri – lungi dall’essere un personaggio televisivo, uno chef famoso o un cantautore – ha partecipato alla manifestazione senza chieder alcun cachet, a dimostrazione della credibilità maturata da Sugarpulp.

La maggior degli autori internazionali, dopo aver partecipato alla Sugarpulp Convention, ha contribuito poi a tessere gli elogi della città di Padova nei social network (oggi uno dei principali strumenti di promozione per le destinazioni turistiche, non dimentichiamolo), ma anche inserendo la nostra città nelle loro opere, come ha fatto Tim Willocks con il suo recente “I 12 bambini di Parigi”.

E non vogliamo dimenticare i tanti autori padovani e veneti, esordienti e non, che abbiamo sempre presentato nella nostra Convention e che abbiamo promosso con le nostre attività, cercando sempre di affiancare ai grandi nomi internazionali autori locali alle prime armi, per far sì che potessero approfittare della visibilità e dei contatti di eventi di questo tipo.

Sugarpulp ha contribuito dunque in modo attivo a far conoscere a lettori provenienti da tutta Italia e a ospiti internazionali ville e monumenti del Veneto, fra i tanti: il teatro Anatomico, la cappella degli Scrovegni, il caffè Pedrocchi, il palazzo della Ragione, il Teatro Filarmonico a Piove di Sacco, la Torre Carrarese, villa Badoer, la casa di Giacomo Matteotti, il mulino – locanda ed ecomuseo al Pizzon… Questa è l’intenzione di Sugarpulp: continuare ad espandersi nella Saccisica, nel Polesine e in tutto il Veneto al fine di ribadire una volta di più uno strettissimo legame con il nostro territorio, così da valorizzarne al massimo le potenzialità.

Dopo un iniziale entusiasmo da parte dell’amministrazione che, cinque anni orsono, ci ha incoraggiato concedendo gratuitamente spazi come il Centro Culturale Altinate e la Loggia Amulea, senza tuttavia mai arrivare a riconoscere alla manifestazione un finanziamento di sorta, si è proseguiti fra mille difficoltà economiche e innovativi sistemi di sponsorizzazione e crowdfunding fino ad avere un modesto finanziamento di 2mila euro alla terza edizione grazie all’interessamento dell’assessore Andrea Colasio.

Tuttavia, a fronte di questo lodevole gesto, l’amministrazione Rossi l’anno successivo ha negato la concessione gratuita degli spazi per la quarta edizione della Sugarpulp Convention. Infine l’amministrazione attuale non solo non ha sostenuto in alcun modo da un punto di vista economico la SugarCon, ma non ha nemmeno concesso gratuitamente gli spazi e ha dimostrato totale indifferenza.Al che abbiamo preferito muoverci in autonomia come siamo sempre stati abituati a fare dato che, situazione davvero paradossale, eravamo nella curiosa condizione di essere danneggiati economicamente dal patrocinio comunale.

Bizzarro che Padova, città che avrebbe la pretesa di definirsi “la città della cultura”, non sostenga in alcun modo una manifestazione culturale che, unica nel suo genere, invita in città romanzieri provenienti da tutto il mondo per ragionare insieme sullo stato dell’arte della letteratura e dell’editoria accendendo collaborazioni e contribuendo in modo concreto a diffondere il buon nome della città di in tutto il mondo.

Naturalmente la direzione artistica, il presidente e lo staff organizzativo sono più che disponibili a ragionare circa possibili soluzioni che vedano l’amministrazione comunale pronta a sostenere anche economicamente la manifestazione.

Tuttavia, fino a quando durerà il silenzio del Comune e a partire dalla prossima edizione, la SugarCon non richiederà più il patrocinio del comune di Padova poiché, rebus sic stantibus, la concessione dello stesso suona tanto più stravagante perché appare come il sigillo di un rovesciamento di valori in base al quale è la Cultura al servizio della Politica e non il contrario, il che francamente è intollerabile.

Il comitato direttivo dell’associazione culturale Sugarpulp

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