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Cronaca Torre / Via Fornaci

Suicida in giardino, l'addio in un ultimo biglietto disperato. Poche ore dopo un'altra tragedia

Ennesimo dramma nel padovano: mercoledì mattina è stato rinvenuto cadavere un cinquantenne. Non si esclude il movente economico. Sale a tre il numero dei suicidi nelle ultime ore

Secondo le primissime indiscrezioni la vittima, un padovano di 54 anni, F.S., è stata trovata dai vigili del fuoco intervenuti insieme alla squadra scientifica della polizia nella zona tra Ponte di Brenta e Torre. In trada mattinata un giovane del piovese si è tolto la vita con le stesse modalità.

Il ritrovamento

In via Fornaci, all'interno di un'abitazione privata dove vivono diversi nuclei della stessa famiglia, la cugina del defunto ha rinvenuto un biglietto che le ha fatto gelare il sangue. Un messaggio di commiato in cui il parente spiegava che lo avrebbero trovato nel capanno degli attrezzi, chiedendo di avvisare una vicina di casa a cui era molto legato e dando indicazioni per l'organizzazione dei funerali. La donna è corsa a chiamare la vicina e con lei, nella casetta in giardino, ha fatto la drammatica scoperta.

Le ipotesi

Inutile la chiamata alla polizia, intervenuta insieme ai vigili del fuoco. L'uomo si è tolto la vita inalando i gas di scarico di un'automobile e soffocandosi. Ancora incerta l'ora esatta della morte, che verrà stabilita al termine degli accertamenti. Immediatamente esclusa la possibile responsabilità di terze persone: le modalità di quello che senza dubbio si è delineato come un gesto volontario e l'autenticità del biglietto non hanno lasciato dubbi. Il pubblico ministero di turno ha disposto la restituzione della salma senza disporre l'autopsia.

Il movente

Resta da chiarire del tutto il movente all'origine del suicidio, che potrebbe essere legato a una profonda depressione acuita dalle difficoltà economiche. L'uomo era rimasto disoccupato da qualche mese e si era chiuso in sé stesso riducendo al minimo i già sporadici contatti con i familiari. La perdita del lavoro sarebbe avvenuta poco dopo la morte dell'anziano padre con cui la vittima viveva nell'abitazione di famiglia, non essendosi mai sposato. Il lutto e la mancanza di uno stipendio lo avrebbero gettato in uno stato di grande difficoltà, non solo economica ma anche emotiva, che sarenne alla base del gesto estremo.

Il secondo suicidio della giornata

Sembra un'atrocità del destino, ma solo poche ore dopo il rinvenimento del corpo del cinquantaquattrenne anche un ragazzo di 31 anni è stato trovato morto nella sua abitazione. Un'altra vicenda tragica, riconducibile a una serie di disagi psicologici da tempo sofferti dal giovane. A intervenire nell'appartamento di Sant'Angelo di Piove di Sacco sono stati i carabinieri insieme ai sanitari, che non hanno potuto far altro che constatare la morte dell'uomo avvenuta per soffocamento autoprodotto. Anche in questo caso nessun dubbio sul vatto che si trattasse di un gesto volontario. La salma è stata riconsegnata alla famiglia al termine degli accertamenti.

Settimana di sangue

La scia di morte che questa settimana sta colpendo il padovano conta oggi un'altra vittima. Dopo la misteriosa e sinistra morte dei fratelli Rigon risalente a lunedì (su cui le indagini sono ancora in corso), ieri mattina a Vigonza si è tolto la vita Emanuele Vezù, cinquantaseienne imprenditore impiccatosi nella sua azienda di via Spagna. Anche in quel caso sembra che il movente sia da ricercare in un periodo di crisi dal punto di vista economico. Lo stesso che pare aver portato il cinquantaquattrenne a scegliere di farla finita stamattina.

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