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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rubano

Titolare di un'agenzia viaggi si impicca per motivi economici

A togliersi la vita nel garage della propria abitazione un imprenditore 40enne residente a Rubano e proprietario di un'attività a Chiesanuova e all'Arcella

Ancora un imprenditore vittima della crisi nel Padovano. L'ennesimo tributo di sangue arriva da Rubano, dove mercoledì notte il titolare di un'agenzia viaggi è stato trovato dai familiari impiccato nell'autorimessa di fianco all'abitazione.

DIFFICOLTÀ ECONOMICHE. A togliersi la vita un 40enne proprietario di un'attività molto nota con sede a Chiesanuova e all'Arcella, Padova. Gli inquirenti non hanno dubbi sulle ragioni che avrebbero spinto l'uomo a un gesto così estremo, ovvero le difficoltà economiche incontrate negli ultimi tempi. Il 40enne avrebbe lasciato anche dei biglietti per motivare la sua "resa", uno in particolare indirizzato anche alla propria banca. Nella missiva, ora in mano agli investigatori, ha spiegato di essere pressato dai debiti, "dai continui interessi che sto continuando a pagare, chiedo scusa ai miei famigliari per questo". Nella lettera si è detto "molto dispiaciuto" per l'estremo gesto e rivolge parole di richiesta di comprensione alla moglie, ai genitori, ai due fratelli. Accanto ai biglietti, ha lasciato anche alcuni estratti conto che dimostrerebbero una situazione non esattamente florida. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Padova.

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I FATTI. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'imprenditore era rincasato per la pausa pranzo e alle 15.30 aveva salutato la moglie dicendo di tornare al lavoro. Alle 19 però non fa ritorno e i parenti iniziano a preoccuparsi, telefonano nelle due agenzie e gli viene detto che il titolare non si è mai presentato nel pomeriggio. È il fratello, intorno alle 23, a scorgere la sua auto, una Volvo, parcheggiata in una via vicina all'abitazione. A questo punto cominciano le ricerche in zona, fino a quando ai familiari non viene in mente di guardare nel garage, dove scoprono il cadavere.

I FAMILIARI. "Era come il sole - ha detto un familiare - sempre disponibile e sorridente con tutti. Con lui c'erano solo certezze ed era un punto di riferimento". Sotto choc anche le dipendenti: "lavoro qui - ha commentato una impiegata - da 10 anni. Ieri abbiamo finito di lavorare assieme alle 13 e mi pareva perfettamente normale''. Non nasconde però che la situazione, come in tante altre aziende, non è facile ''ma mai mi sarei aspettata una cosa del genere". Il fratello dell'imprenditore ha detto che non gli risultava che ci fossero particolari problemi finanziari o di natura personale.

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