Tagli alla sanità convenzionata, il corteo sfila per le strade del centro
5 milioni e mezzo in meno dal 2011 ad oggi, il 15% del personale è stato bruciato. Uno stato di crisi degli ambulatori privati che ha spinto gli operatori a scendere in piazza per protestare e sensibilizzare
Un lungo corteo da via Scrovegni a piazza delle Erbe. Sono stati circa un migliaio a prendere parte nella giornata di domenica alla manifestazione di protesta contro i tagli della giunta regionale veneta alla sanità convenzionata. Sono partiti dalla sede della Ulss 16 per poi passare per le strade del centro cittadino. Bandiere, palloncini bianchi, slogan e persino un trenino, per sensibilizzare l'opinione pubblica contro l'impoverimento delle prestazioni della sanità privata ambulatoriale.
I NUMERI. Secondo i dati forniti dagli uffici dell'Anisap, si aggirerebbe intorno a 5 milioni e mezzo la riduzione, dal 2011 ad oggi. Il che significa - secondo i manifestanti - che i cittadini sono costretti a pagare di tasca propria, sempre se non decidono di rinunciare alle cure. Una sforbiciata che non grava solo sul portafogli degli utenti, ma anche sul bacino di personale impiegato, anche questo in ribasso del 15%. Sulla base di questi numeri, l'iniziativa di domenica 18 maggio, organizzata dal Ccrsv, comitato di crisi regionale della sanità veneta. Insieme alle associazioni di categoria, Anisap e Cuspe.
IL CORTEO. Alla sfilata hanno preso parte anche i mezzi delle aziende sanitarie colpite dalla crisi. Ritrovo alle 15 in via Scrovegni. Partenza e corteo a partire dalle 16. Infine, conferenza stampa a palazzo Moroni. Lo slogan: "La sanità convenzionata funziona bene! Ma non sa più a che santo votarsi!". Un gioco di parole che, in piena campagna elettorale, intende non solo sensibilizzare la gente, ma anche stimolare la politica e la futura amministrazione locale. Padova - dicono i manifestanti - è infatti luogo simbolo del cattivo andamento delle cose per la sanità convenzionata. Per questo, la decisione di manifestare proprio in città.
