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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Abano Terme

Tangentopoli delle Terme, la finanza a caccia degli imprenditori che non hanno parlato

Scena muta anche da parte di Saverio Guerrato, ultimo, tra gli arrestati, ad essere interrogato. Le fiamme gialle vogliono scavare e ricostruire l'architettura del "sistema"

Il "sistema Luca Claudio": ciò che emerge dalle indagini nell'ambito della presunta "tangentopoli delle terme" è che il meccanismo, creato a Montegrotto ed "esportato" poi ad Abano, sia frutto esclusivo della mente dell'appena rieletto sindaco della cittadina aponense. Lui, il "re delle Terme", avrebbe ideato il "sistema" di tangenti del 15%: in pratica, pagare per lavorare e stare in silenzio. Lo avrebbe architettato mentre era sindaco di Montegrotto (per due mandati, dal 2001 al 2011) e lo avrebbe trapiantato ad Abano, da lui amministrata dal 2011 ad oggi. L'ex assessore di Montegrotto Ivano Marcolongo, arrestato mentre intascava una mazzetta, e l'ex sindaco di Montegrotto (dimesso nel 2015 a seguito del suo coinvolgimento nelle indagini), Massimo Bordin, ora ai domiciliari, sarebbero state solo pedine sotto la regia di Claudio.

VIDEO: La finanza arresta Luca Claudio 

DIECI IMPRENDITORI SOTTO TORCHIO. Ma la Guardia di Finanza - che si sta concentrando soprattutto su una cinquantina di appalti relativi agli ultimi 5 anni - intende andare ancora più a fondo nelle indagini e ricostruire nel dettaglio il "sistema". Per questo - come riportano i quotidiani locali - non bastano le dichiarazioni rese spontaneamente dagli imprenditori già sentiti, costretti a pagare il pizzo e a tacere per poter lavorare: le fiamme gialle adesso vogliono parlare con gli altri, una decina di imprenditori - specie del settore del Verde - che, pur avendo vinto l'assegnazione di alcuni lavori, non si sarebbero mai presentati davanti agli inquirenti per raccontare la propria esperienza: pagavano anche loro le tangenti o facevano parte del "sistema"? Perché non si sono presentati agli investigatori?

VIDEO: Luca Claudio sale sull'auto della finanza verso il carcere: "Sono innocente, sto bene"

CHI RISCUOTEVA AD ABANO? Ci sono poi altri punti da chiarire. Ad esempio, come funzionava l'assegnazione degli incarichi diretti, quelli per lavori sotto i 40mila euro, per i quali non era necessario bandire una gara. O chi intascasse le mazzette per Abano: era lo stesso primo cittadino a riscuotere o, come a Montegrotto c'era Marcolongo, anche ad Abano esisteva un esattore?   

CHIUSI GLI INTERROGATORI DI GARANZIA. Nel frattempo, si sono chiusi gli interrogatori di garanzia del gip Margherita Brunello. L'ultimo, nell'ordine, è stato quello nei confronti dell'imprenditore Saverio Guerrato: anche lui, come Luca Claudio (l'unico in carcere), Massimo Bordin e gli altri due impresari, Massimo Trevisan, ritenuto il "prestanome" del sindaco di Abano, e Luciano Pistorello, si sarebbe avvalso - come riporta la stampa locale - della facoltà di non rispondere. Il suo legale, Fabio Pinelli, ha spiegato che la difesa intende prima studiare gli atti. 

AD APRILE 2015: SCOPPIA LA "TANGENTOPOLI DELLE TERME" - LUGLIO 2015: Finanza in società e a casa di Claudio - L'INCHIESTA SI AMPLIA: Dal verde ai grandi appalti - L'ASSESSORE DI MONTEGROTTO: "Sistema creato da Luca Claudio" - GIUGNO 2016: L'arresto di Luca Claudio

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