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Cronaca Abano Terme

Tassa sui rifiuti più salata, per gli albergatori gli aumenti in vista sono "inaccettabili"

L'amministrazione comunale di Abano Terme, nella persona del commissario Straordinario Pasquale Aversa, ha approvato le tariffe della tassa sui rifiuti ed il relativo Piano Economico Finanziario, introducendo decisi aumenti per i cittadini e per le attività produttive

Con atto dello scorso 30 marzo, l’amministrazione comunale di Abano Terme, nella persona del Commissario Straordinario Pasquale Aversa, ha approvato le tariffe della tassa sui rifiuti ed il relativo Piano Economico Finanziario, introducendo decisi aumenti per i cittadini e per le attività produttive. “Le aziende – esordisce il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto – non hanno più la capacità di sostenere nuovi aumenti, soprattutto per quanto concerne il peso delle tasse e del costo dei servizi. Qualsiasi costo che non sia legato specificatamente alla produttività aziendale rischia di mettere in gravi crisi le singole imprese, con ricadute di tipo produttivo, economico e sociale molto grave”.

PRESSIONE FISCALE. Per quanto concerne la pressione fiscale locale, Federalberghi ha aperto un contenzioso importante ed ancora irrisolto sulla questione dello scarico delle acque termali e ha più volte contestato le tariffe relative all’Imu, in passato aumentate addirittura retroattivamente, e della Tasi. “Avevo avuto delle assicurazioni personali – prosegue Boaretto – dal Dirigente pro tempore Girotto, che il peso fiscale sulle imprese del Bacino Termale Euganeo non sarebbe aumentato, forte anche del fatto che la relazione di bilancio 2016 avesse riportato degli utili, ed invece, ancora una volta ci troviamo a dover leggere sui giornali di aumenti inopinati e mai discussi preventivamente. È inaccettabile che in un sistema produttivo come quello del Bacino Termale Euganeo vengano applicate delle Tariffe e si adotti un Piano Economico Finanziario senza un ragionamento sulle modalità di gestione del Servizio di Asporto Rifiuti, in base alle esigenze reali della città e non in relazione a sole volontà politiche o soggettive. Sono anni che incontriamo i gestori del servizio di Asporto Rifiuti e le Amministrazioni Locali per cercare di rendere il servizio aderente alle esigenze degli Alberghi e soprattutto di renderlo il più economico possibile perché in questo momento, l’ipotetica Ferrari citata dal Commissario Aversa in analogia con la presunta qualità del servizio, non possiamo permettercela”.

RIFIUTI. In passato la discussione con l’amministrazione Comunale di Abano Terme era stata fatta anche sulle modalità con cui i costi del servizio di Asporto Rifiuti venivano suddivisi tra utenze residenziali e utenze produttive. “Non è possibile che le sole aziende alberghiere paghino il 70% del Bilancio Comunale e quando ci sono decisioni importanti da prendere siano costrette ad apprenderle dai quotidiani e si trovino a rincorrere azioni per contrastare e difendersi da quanto deliberato dal Comune. Vige l’obbligo da parte degli Enti Pubblici di concertare con le Categorie maggiormente rappresentative le modalità e l’intensità di applicazione delle tasse. La mancata collaborazione rischia di generare, invece, contenziosi che oltre a non rendere ottimale la gestione del territorio, portano le Pubbliche Amministrazioni a scompensi economici e finanziari forti. Nello specifico sull’Asporto Rifiuti è incomprensibile che il cliente di un albergo paghi 4 volte quello che paga un normale cittadino. Manca completamente il senso di equità tra servizio e corrispettivo e si continuano a colpire le aziende in un momento di congiuntura economica negativa in cui dovrebbero piuttosto essere aiutate a creare nuovi posti di lavoro e nuovo mercato. Non c’è proporzionalità e per mantenere in vita l’economia di Abano Terme – non solo quella degli alberghi – c’è bisogno di coerenza, capacità e dialogo. Caratteristiche che purtroppo sembrano mancare in troppe occasioni e da troppo tempo”.

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