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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Confartigianato Veneto boccia Padova, il comune meno attrattivo Rossi: "La classifica è 'inquinata'"

Un'analisi dei 7 capoluoghi della regione mostra come la città sia ultima in classifica dal punto di vista fiscale. Tassazione elevata nei confronti delle imprese, in particolar modo per l'urbanizzazione

Padova ultima in classifica per attrattività. Lo dice un’analisi condotta da Confartigianato imprese Veneto sui 7 comuni capoluogo della regione. Si tratta di uno studio che monitora quanto i comuni tassino le imprese, ma che vuole essere anche un indicatore utile in tempo di elezioni amministrative. Ebbene, su una scala di valori data da 0 a 100, Padova arriva solo a 64,63 punti. Da confrontare con gli 85,48 raggiunti dalla numero uno, Treviso.

PARAMETRI. La base su cui poggia questo tipo di impostazione è la competitività tra territori vicini. Per dare un impulso maggiore al miglioramento attraverso un confronto equilibrato. Il gruppo campione, dei 7 capoluoghi, rappresenta il 21,3% del totale delle aziende venete. Per la creazione di questo indicatore sintetico di tassazione sono state considerate le seguenti variabili, relative all'anno 2013: aliquota Imu, aliquota addizionale comunale Irpef, tariffa della Tares, oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, tariffa servizio idrico integrato e tariffa fognature e depurazione.

URABANIZZAZIONE. Date queste variabili, è in merito all’urbanizzazione che Padova risulta il comune più oneroso. Se, infatti, Rovigo si attesta sugli 8,65 euro al metro quadro, il comune patavino arriva quasi al triplo, con i suoi 23,40 euro. Tassazione elevata anche per quanto riguarda l’Irpef. Treviso e Vicenza sono i comuni con l’aliquota più bassa (0,6% entrambi). Al contrario, Padova, Rovigo, Venezia e Verona mostrano le aliquote più alte (0,8% tutti e quattro).

I 7 COMUNI. Se Padova è il comune più oppressivo, è Treviso quello più virtuoso dal punto di vista fiscale. Anche i comuni di Verona (80,28) e Vicenza (77,70) mostrano risultanze al di sopra del valore medio (74,04). Valori al di sotto della media si riferiscono a Rovigo (69,83) e Venezia (66,22). Il comune di Belluno mostra invece un valore in linea con quello medio (74,11).

CONFARTIGIANATO. “Non vogliamo puntare il dito contro nessuno - dice Giuseppe Sbalchiero, presidente dell'associazione - ma scattare una fotografia di quello che c’è per aiutare le imprese a fare una valutazione il più possibile oggettiva dei territori. Risulta ad esempio quantomeno bizzarro che le amministrazioni comunali che si sono distinte nell’osteggiare il piano casa ter della regione, siano anche quelle che tartassano di più le imprese, come Padova e Venezia. Tutti - conclude - dobbiamo fare il massimo per mantenere l’attrattività dei territori, ricordando che le piccole aziende non vogliono de localizzarsi e il piccolo artigiano non può nemmeno licenziarsi”.

SINDACO ROSSI. "La classifica è 'inquinata' dal fatto che gli oneri di urbanizzazione praticati da Padova sono meno favorevoli rispetto a quelli degli altri comuni capoluogo - commenta il sindaco reggente Ivo Rossi - Per una scelta precisa fatta negli anni da questa amministrazione, cioè quella di preservare il territorio, e servono per migliorare la qualità della città che è un presupposto per attrarre impresa. Siamo convinti che sempre di più le città che saranno attrattive saranno quelle dove è garantita la qualità urbana: che significa una città più verde e più intelligente. Un tempo la crescita si misurava in nuovi capannoni costruiti, ora si misura in capacità delle imprese di creare posti di lavoro. E le imprese decidono di stabilire le proprie unità produttive tenendo conto oltre che della residua fiscalità locale, anche e soprattutto del 'funzionamento' della città: che viabilità e che gestione della logistica si mette a disposizione dell’impresa, la dotazione di 'talenti' della città, cioè di giovani laureati ad esempio. Da questo punto di vista Padova può offrire una zona industriale, un interporto ed un sistema di tangenziali di prim’ordine nello scenario veneto. A Padova si formano, lo dicono le recenti statistiche, i migliori laureati d’Italia in moltissime facoltà, in primis quelli nelle ingegnerie che “battono” di gran lunga i propri colleghi dei politecnici. Se anche questi fattori venissero messi nella classifica avremmo evidentemente un ranking molto diverso".

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