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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tasse, la denuncia degli studenti universitari: "+20% in dieci anni"

Il movimento studentesco "Udu" lancia l'allarme sull'aumento delle rette scolastiche: "Ateneo di Padova nella "top ten" delle università italiane più costose"

L'università di Padova è stata inserita nella top ten degli atenei più costosi d'Italia: almeno questo è quello che emerge dalla denuncia degli studenti dell'Udu, Unione degli universitari, che lanciano l'allarme incrociando i dati relativi agli introiti aggiornati della tassazione universitaria per l’anno accademico 2013/2014 del Ministero dell’Istruzione con il numero di iscritti e costruendo un’inchiesta sulla tassazione media dei singoli atenei italiani: "In un solo anno c’è stato un aumento del 5% della tassazione media sul livello nazionale, il più forte degli ultimi 5 anni. Il dato peggiora ulteriormente se si osserva la variazione sugli ultimi 10 anni: come denunciamo da tempo, dal 2005 ad oggi le università italiane hanno deliberato un aumento significativo delle tasse universitarie, di oltre il 50%".

A PADOVA. Un sistema universitario, dunque, d'elite: "A Padova, in particolare, la contribuzione studentesca è aumentata del 19,46% in dieci anni. La tassazione media per studente registrata nell’anno accademico 2013/2014 è pari a 1.535,36 euro e pone l’ateneo all’interno della “top ten” delle università italiane più costose (si osservano tasse più alte solamente negli atenei di Varese, Trento, Siena, Modena e Reggio Emilia, allo IUAV di Venezia, al Politecnico e alla Statale di Milano). Rispetto a una contribuzione media nazionale per studente, nell’anno 2013/2014, di 1.112,35 euro, all’università di Padova si pagano circa 430 euro in più all’anno. Abbiamo visto come, meno di tre anni fa, il governo Monti abbia deciso di “liberalizzare” la contribuzione studentesca sciogliendola dal vincolo (più e più volte superato) di non eccedere il 20% del Fondo di Finanziamento Ordinario, legittimando livelli di tassazione esorbitanti rispetto a quanto precedentemente richiesto dalla legge. Ci troviamo di fronte a un sistema universitario che si fa sempre più d’élite".

LA PROPOSTA. Gli studenti avanzano anche una proposta: "Riteniamo necessaria una riforma che punti a omogeneizzare il sistema di tassazione dei diversi Atenei italiani, alleggerendo il carico sui redditi meno bassi e garantendo un effettiva progressività dello stesso anche sui redditi superiori ai 50mila punti ISEE. È fondamentale garantire a tutti gli studenti la possibilità di proseguire e portare a termine i propri studi, visto soprattutto il fortissimo numero di abbandoni e il crollo delle immatricolazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi anni".

LA REPLICA DEL RETTORE. "Non è dato sapere come si sia arrivati alla cifra indicata e non è quindi possibile verificarne l'attendibilità - commenta il rettore dell'università di Padova, Giuseppe Zaccaria - Il meccanismo di calcolo della contribuzione, fino ad un reddito Isee di 50mila euro, è personalizzato e dipende dal reddito e dal merito dello studente. Solo gli studenti con Isee superiore a 50mila euro pagano la cifra massima. L’impegno nel sostegno degli studenti meritevoli e meno abbienti non è mai venuto meno. Per mantenere l’eccellenza e i risultati raggiunti – in un periodo di tagli sanguinosi a livello di finanziamenti ministeriali – l'Ateneo deve tenere ad un certo livello la sua tassazione, pur con grandissima e certificata attenzione alle fasce di reddito più deboli".

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