Taxi per diversamente abili? "Il comune di Padova è fuori legge"
La legge regionale prevede che il 5% delle auto con licenza sia destinato al trasporto di persone disabili. In città, quelli con pedana sono solo 2. Il servizio è soltanto su prenotazione ed è sospeso dopo le 21.30
Una legge regionale del 1996, la numero 22, sancisce che, in ogni città del Veneto, il 5% delle licenze taxi complessive deve essere dedicato al trasporto delle persone diversamente abili. Un servizio girato da Francesco Gavagnin, spedito al concorso per inviati di "Striscia la notizia", mostra come, a Padova, tale normativa non venga rispettata: su 150 taxi disponibili, solo 2 (il 5% è 7), possiederebbe le pedane per consentire l'accesso ai disabili, e il servizio, solo su prenotazione, non sarebbe operativo alla sera, oltre le 21.30.
"I TAXI A PADOVA SONO FUORI LEGGE": Guarda il video
IL VIDEO. Chicco Gavagnin, nel video da lui girato, tenta invano di mettersi in contatto con l'assessore al Commercio e vicesindaco di Padova, Eleonora Mosco, dopo aver parlato con il centralino dei taxi per poter accompagnare quattro persone in carrozzina in quattro diverse zone della città, nel giro di 20 minuti: la persona che ha risposto alla telefonata ha riferito di non avere taxi disponibili, che tutti i mezzi "speciali" (due) erano già prenotati e che sarebbe stato impossibile inviarne altri, nel giro di breve tempo. I tentativi di parlare con la Mosco, sia recandosi personalmente a palazzo Moroni, sia tramite mail, non sono andati a buon fine.
"I TAXI A PADOVA SONO FUORI LEGGE". "Il comune di Padova rimane fuori legge - spiega Gavagnin - i taxi per il trasporto di persone diversamente abili dovrebbero essere sette, invece sono due, e sono da prenotare con largo anticipo, quindi l'emergenza è ingestibile. Di sera, addirittura il servizio è sospeso. Un disabile che vuole spostarsi di notte - conclude - oltre le 21.30, non lo può fare. Il taxi non c'è e non arriverà mai".
"I TAXI A PADOVA SONO FUORI LEGGE", IL VIDEO:
