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Cronaca Arcella / Via Tiziano Minio

Telecamere “antidroga” a scuola, gli studenti del "Valle" insorgono con la preside

Un gruppo di studenti ha tappezzato i muri dell'Istituto superiore all'Arcella con manifesti di protesta contro quello che chiamano una "scuola di polizia" che vorrebbe installare delle telecamere nell'istituto per impedire l'uso di stupefacenti. "Adesso basta! Riprendiamoci i nostri diritti" lo slogan usato

Telecamere antidroga a scuola.

L'IDEA. E’ questa l’idea della preside Maria Grazia Bollettin dell’Istituto Giovanni Valle all’Arcella, nata dopo gli ennesimi episodi di cronaca che hanno coinvolto l’istituto nei giorni scorsi. Nobili gli obiettivi dell’iniziativa: scoraggiare l’uso di droga ed eventualmente scovare i responsabili dei reati di detenzione e spaccio di stupefacente.

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LA PROTESTA. Ma evidentemente a non tutti gli studenti questa situazione aggrada e lo testimoniano i manifesti comparsi sui muri della scuola: “Adesso basta! Riprendiamoci i nostri diritti” si legge sui fogli affissi. La battaglia nasce perché alcuni ragazzi non vogliono essere controllati come in una “scuola di polizia” ed avere la loro privacy, anche nei corridoi o all'ingresso dove per altro l'installazione è possibile.

TANTI FAVOREVOLI. Adesso la palla passa agli organi competenti per capire se l’installazione è possibile. Dalla sua la preside ha con sè, comunque, la maggior parte di studenti, genitori e professori pare essere d’accordo.

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