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Cronaca

"C'è una bomba in piazza pronta ad esplodere", telefonata anonima dal carcere

La minaccia era arrivata giovedì e annunciava l'esplosione di una bomba durante la festa della Repubblica. Gli investigatori attivati dalla direzione distrettuale Antimafia di Venezia sono riusciti a rintracciare l'artefice

La telefonata minatoria è partita dal carcere Due Palazzi di Padova. Un detenuto usava un cellulare, che teneva nascosto nella suola di una scarpa, per fare telefonate in cui minacciava attentati e lo ha fatto anche giovedì annunciando l'esplosione di una bomba in piazza, durante la festa della Repubblica.

LA SCOPERTA. Lo hanno scoperto gli investigatori attivati dalla direzione distrettuale Antimafia di Venezia, il Ros Carabinieri, in stretto raccordo con i comandi provinciali carabinieri di Padova e Treviso, costantemente coordinati dal consigliere d'Ippolito e dalla dottoressa Mossa, rispettivamente capo e sostituta della Procura Distrettuale Antimafia . L'annuncio aveva fatto scattare l'allarme con l'intervento degli artificieri e con un controllo minuzioso in tutta l'area della città dove, tra l'altro, oggi è previsto l'arrivo del ministro degli Interno Marco Minniti.

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