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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Selvazzano Dentro

«Voglio farla finita, mi sento inutile»: 90enne salvata dai carabinieri sull'argine del Bacchiglione

È solo l'ultimo di una lunga serie di tristi episodi, e con l’arrivo delle vacanze cominciano ad evidenziarsi maggiormente i disagi delle persone anziane che vivono in condizioni di solitudine

È una storia davvero tristissima. E proprio per questo motivo va raccontata con ancor più decisione. Sperando sempre che sia l'ultima volta: i carabinieri hanno fatto desistere una 90enne dai suoi propositi di suicidio.

I fatti

È successo nella mattinata di venerdì 28 giugno Selvazzano Dentro: una pattuglia della locale stazione dei carabinieri stava transitando a Tencarola quando ha notato l'anziana che, confusa, stava imboccando l’argine del Bacchiglione. Dopo averla avvicinata, i militari le hanno chiesto se necessitasse di aiuto ricevendo la confidenza che voleva porre fine alla propria vita sentendosi inutile. Mentre gli operanti la stavano confortando nel tentativo di motivarla e dissuaderla dall’attuare simili propositi, è sopraggiunta la figlia la quale, preoccupata per l’assenza della madre, si era messa alla sua ricerca, confessando che quest’ultima soffre di depressione e che più volte aveva manifestato di volersi gettare nelle acque del fiume. L’episodio si è fortunatamente concluso nel modo migliore, con l’anziana che è stata affidata alle cure dei familiari.

Vicini agli anziani in estate

L’arrivo delle vacanze amplifica i disagi delle persone anziane che vivono in condizioni di solitudine, non avendo congiunti che risiedono in luoghi vicini o perché questi ultimi lasciano la residenza per trascorrere un breve periodo di vacanza. Queste congiunture impegnano anche i Carabinieri, sempre più spesso chiamati da persone che soffrono la solitudine solo per poter trascorrere un po' di tempo in compagnia e per essere ascoltati. Oltre il disagio si assicura la vicinanza alle persone malate che hanno necessità di farmaci e assistenza. Un recentissimo episodio che rappresenta tale realtà ha appena coinvolto i militari della Stazione Carabinieri di Padova Principale destinatari della lettera di una donna pensionata che aveva rappresentato il proprio stato di solitudine, l’assenza di persone e amicizie con cui conversare e stare in compagnia. Il comandante della Stazione senza pensarci, assieme a un militare ha fatto visita all’anziana per sincerarsi delle sue condizioni di salute e darle sollievo ascoltandola e tenendole compagnia per un po' di tempo. La donna, felice dell’incontro, dopo aver raccontato gli episodi che hanno caratterizzato la sua vita ed esternato il proprio stato di solitudine ha chiesto il telefono dei carabinieri confidando di poter, anche in futuro, ottenere un’analoga manifestazione di vicinanza.

Gli interventi

L’intervento e la mediazione dei carabinieri nel territorio della Compagnia di Padova, dall’inizio dell’anno, è riuscita a scongiurare altri sei episodi analoghi, seppure non sempre relativi agli anziani, mentre in tutta la provincia i casi sono stati 18. Purtroppo la solitudine e la vita con poche relazioni sociali talvolta comporta tristi episodi accaduti anche in città, allorquando vengono trovate in casa persone anziane, decedute a causa di un malore, scoprendone il decesso a distanza di tempo. L’episodio più significativo si è registrato nel quartiere Stanga, lo scorso maggio, quando i Carabinieri sono intervenuti rinvenendo il corpo senza vita di un 74enne che viveva da solo e aveva scelto di non avere relazioni esterne, fatto che ha inciso sulla tardiva scoperta del corpo, in quanto il decesso risaliva ad almeno tre mesi prima.

Sostegno ai più deboli

Tutte queste situazioni aumentano la consapevolezza nei Carabinieri sull’importanza del sostegno alle categorie deboli, dedicandosi nel fornire conforto, sostegno e vicinanza a queste persone che vivono nella solitudine e nella sensazione di abbandono. L’ascolto, il calore del rapporto personale molte volte si rivelano fondamentali per dare sollievo a chi attraversa momenti di sconforto, scongiurando, talvolta, tristi epiloghi come quelli citati. È molto importante ricevere informazioni da coloro che vivono nelle immediate vicinanze affinché segnalino la sussistenza di situazioni meritevoli di attenzione per poter intervenire per tempo. Indossare una divisa significa anche avere la sensibilità di aiutare le persone in difficoltà, che confidano nella secolare vicinanza dell’Arma alla gente per superare questi periodi di minore serenità.

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