Una discussione tra dipendente e datore di lavoro per questioni di stipendi arretrati è degenerata al punto che il primo, recatosi a casa del secondo per battere cassa, sarebbe stato colpito con uno sparo alla nuca.

I PROTAGONISTI. L'incredibile episodio lunedì all'ora di pranzo, alle 12.45 in via San Pietro Viminario a Cartura. Protagonisti U.M., 37enne del posto, residente in via Ca' Orologio e sottoposto agli obblighi di polizia giudiziaria, e il suo datore di lavoro, D.B., 32enne titolare della ditta individuale "D.B. Tecnoimpianti".

IL COLPO DI PISTOLA. Secondo il racconto fornito dallo stesso dipendente, quest'ultimo si era presentato a casa del datore di lavoro quando, invitato ad entrare nell'abitazione, sarebbe stato raggiunto da un colpo di pistola ad aria compressa. Ferito, ha ricevuto le prime cure all'ospedale di Schiavonia per essere successivamente trasportato in prognosi riservata dal 118 in Neurochirugia a Padova dove è stato sottoposto ad un delicato intervento per estrarre dalla sua nuca quello che sembrerebbe un pallino da 4,5 millimetri, identico a quelli in dotazione all'arma ad aria compressa di proprietà del titolare, che il pm di turno Vartan Giacomelli ha denunciato per lesioni personali gravi.

VERSIONI DISCORDANTI. L'accusato ha però negato ogni addebito e ha invece riferito agli inquirenti di aver invitato la vittima ad andare in ospedale, visto che lamentava un forte mal di testa. Indagini in corso da parte dei carabinieri della stazione di Conselve per chiarire la dinamica. Al momento risultano riscontrati, rispetto al resoconto della vittima, l'orario e il luogo della vicenda, nonché il rinvenimento dell'arma.