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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale S.Antonio, rivoluzione tecnologica con il nuovo tomografo

Venerdì l'inaugurazione. Si tratta di una macchina ad alta risoluzione, dotata di un letto capace di sostenere un carico massimo di 300 chili e un’architettura aperta che semplifica la gestione di pazienti complessi

Venerdì, è stato inaugurato il nuovo tomografo a risonanza magnetica di tipo open ad alta intensità di campo destinato al potenziamento tecnologico della struttura complessa di Radiologia dell’ospedale Sant’Antonio di Padova.

ALLA PRESENTAZIONE. Con il direttore generale, Urbano Brazzale, e il direttore della struttura complessa, Fausto Pittarello, alla cerimonia di inaugurazione erano presenti l’assessore ai Servizi sociali, Vera Sodero, e l’assessore al Bilancio, Stefano Grigoletto, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Padova, il consigliere generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Adriano Rabacchin, il presidente della V° Commissione regionale Sanità, Fabrizio Boron, e l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto.

L'APPARECCHIO. Il nuovo tomografo è una macchina all’avanguardia che possiede caratteristiche quali l’alta risoluzione, un letto capace di sostenere un carico massimo di 300 chili e un’architettura aperta che semplifica la gestione di pazienti complessi, come ad esempio quelli affetti da obesità. L’apparecchiatura garantisce comfort e funzionalità eccezionali, grazie ai quali sarà possibile effettuare numerose tipologie di esami, analizzare il funzionamento delle diverse zone dell'encefalo in utenti con problemi neurologici e programmare esami funzionali sui pazienti dislessici. Consente, inoltre, di eseguire esami dinamici, vascolari e morfologici total body.

PROSPETTIVE PER IL 2016. L'analisi quantitativa dei dati degli anni precedenti permette di dare una previsione delle prestazioni per l'anno 2016 alla Radiologia dell'ospedale Sant'Antonio. Considerando l’arrivo di questo nuovo strumento diagnostico si prevede l'esecuzione di circa 5mila risonanze magnetiche, 11.500 ecografie, 10.700 tac, 500 digerenti, biopsie.

I COSTI. Un investimento significativo, da parte dell’Azienda Ulss 16 di Padova: l’acquisto di questa innovativa apparecchiatura diagnostica per immagini ha comportato una spesa complessiva di un milione e 401mila euro, di cui 400mila euro stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

BRAZZALE. "Questa nuova apparecchiatura - sottolinea il direttore generale dell’Azienda Ulss 16 Urbano Brazzale - conferma la volontà di questa direzione di assicurare ai propri assistiti le migliori prestazioni possibili, in sintonia con l’evoluzione della medicina e della tecnica. Ospedale quindi come luogo di cura, innovazione e ricerca".

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