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Cronaca

"Popolo ubriaconi", Toscani scrive ai veneti: "Aiutatemi in tribunale"

Una lettera ai veneti "con senso dell'umorismo" per tirare fuori dai guai il fotografo, accusato di diffamazione a seguito di una frase "infelice" pronunciata ai microfoni della trasmissione radiofonica "La Zanzara"

Aveva definito i veneti "ubriaconi", scatenando le ire funeste dei diretti interessati, nonché quelle del presidente del Veneto, Luca Zaia, che gli aveva imposto un ultimatum per chiedere pubblicamente scusa, cui il fotografo Oliviero Toscani aveva risposto con l'ironia che lo contraddistingue e che tutt'ora non ha perso, nonostante i due procedimenti contro di lui in corso a Padova e a Verona.

TOSCANI CHIEDE AIUTO AI VENETI. Come suggeritogli dal suo avvocato, Caterina Malavenda, infatti, Toscani ha deciso di chiedere proprio ai veneti, quelli "con il senso dell'umorismo", di aiutarlo nella sua battaglia legale, quando dovrà presentarsi in tribunale a seguito delle denunce mosse nei suoi confronti per quella frase "infelice" pronunciata ai microfoni della trasmissione radiofonica "La Zanzara" su Radio24, e da lui ritenuta semplicemente una "battuta divertente", un "luogo comune".

L'APPELLO AI VENETI "CON SENSO DELL'UMORISMO". "Cari amici veneti - esordisce - vi sarete accorti che qualche vostro corregionale si è un po' offeso quando ho definito il vostro 'popolo di ubriaconi atavici'. Adesso mi servono un paio di milioni di voi. Mi servite voi veneti con senso dell'umorismo, con il brio che è la vostra più grande caratteristica, con la ricchezza di spirito che è la qualità nella quale si riconosce l'ingegno. Vi chiedo di scrivermi qualche riga alla mail write@toscani.com: impacchetterò i commenti e li porterò in tribunale con me, per dimostrare che la maggioranza veneta, quella che sa ridere, ha accolto le mie parole con un sorriso o, al massimo, con un 'va in m...'. Mi autodenuncio fin da subito - ha concluso - per corruzione di testimoni: a chiunque mi scriverà, zittendo i livorosi, offrirò un'ombra. Doppia".

5 PADOVANI QUERELANO TOSCANI. A Padova, una settimana fa, il giudice di pace si è riservato di decidere. Erano stati 6 i padovani ad andare per vie legali. Di questi, 5 avevano chiesto un risarcimento di 5mila euro per danni morali, ingiuria e diffamazione. 

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