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Cronaca

Esame di Maturità 2014, il tema d'italiano: ecco tutte le tracce

Al via mercoledì 18 giugno la prima prova anche per 6mila studenti padovani. Gli argomenti: poesia di Salvatore Quasimodo "Ride la gazza nera sugli aranci", dalla raccolta "Ed è subito sera"; il tema del dono nell'arte; le nuove responsabilità in ambito socio-economico; violenza e non violenza nel '900; pervasività delle tecnologie; Europa, differenze tra il 1914 e il 2014; Renzo Piano e "il rammendo delle periferie"

Sei ore. Questo il tempo massimo concesso agli studenti italiani, di cui 6mila solo nel Padovano, alle prese con l'esame di maturità, per completare la prima prova scritta, il tema di italiano, uguale per tutti gli indirizzi di studio. Anche quest'anno, l'invio delle tracce è avvenuto per via telematica. La seconda prova scritta si svolgerà giovedì 19 giugno, diversa in base all’indirizzo scolastico di riferimento, sia per il tipo di esame che per la durata (le materie), mentre l'ultimo scritto è fissato per lunedì 23 giugno, l'unico non gestito a livello ministeriale. Domande e durata vengono decise infatti da ogni singolo consiglio di classe. Finiti gli scritti sarà la volta delle prove orali, che cominceranno una settimana dopo la terza prova. Si inizierà l’esame in funzione della lettera estratta dalla commissione.

COMMISSIONI: L'elenco coi nomi

LE TRACCE DEGLI ANNI SCORSI: 2013 - 2012 - 2011

LE TRACCE 2014. Quattro le tipologie di svolgimento del tema di italiano: analisi del testo, tema storico, di attualità, articolo di giornale.

- Tipologia A, Analisi del testo: poesia di Salvatore Quasimodo "Ride la gazza nera sugli aranci", dalla raccolta "Ed è subito sera"

- Tipologia B (saggio breve o articolo di giornale), Ambito artistico letterario: il tema del dono nell'arte

- Tipologia B, Ambito socio-economico: le nuove responsabilità

- Tipologia B, Ambito storico-politico: violenza e non violenza nel '900

- Tipologia B, Ambito tecnico-scientifico: pervasività delle tecnologie

- Tipologia C, Tema di ordine storico: Europa, differenze tra il 1914 e il 2014

- Tipologia D, Tema di ordine generale: Renzo Piano e "il rammendo delle periferie". Il testo proposto è tratto da "Il Sole 24 ORE" dello scorso 26 gennaio. "Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. [...] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d'accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. [...] Spesso alla parola "periferia" si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?"

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