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Cronaca

Tram, finanziamenti in vista: il Ministero ha approvato il progetto, ma solo se su rotaia

I tecnici bocciano l'utilizzo di filobus o bus elettrici, ma il percorso potrebbe essere cambiato

No a filobus e bus elettrici, sì al tram su rotaia. E anche con percorso differente, se necessario: riscontri positivi per il vicesindaco di Padova, Arturo Lorenzoni, dopo la trasferta a Roma per un summit al Ministero delle Infrastrutture.

SUMMIT AL MINISTERO

Come riportano i quotidiani locali il vicesindaco, accompagnato dal presidente di Aps Giuseppe Farina e dall'amministratore delegato dell'azienda Riccardo Bentsik, si è confrontato con i dirigenti del Ministero, Virginio Di Giambattista ed Elena Molinaro, per "scremare" la lista dei possibili mezzi utilizzabili per coprire la tratta dalla stazione a Voltabarozzo. Ed è arrivata la bocciatura tanto per il filobus quanto per i bus elettrici: per ricevere il finanziamento da 56 milioni di euro per la realizzazione della seconda linea del tram sarà dunque concessa come unica soluzione la rotaia. Gli unici vincoli richiamati, inoltre, sono la portata della linea, che deve essere a regime superiore alle 2.500 persone ora, con potenzialità di incremento qualora necessario, e la guida vincolata.

CAMBIO DI PERCORSO?

Da registrare l'importante apertura del Ministero delle Infrastrutture riguardo ad un possibile cambio di percorso della linea: il progetto, infatti, ha ormai qualche anno e potrebbe necessitare di un adeguamento, come peraltro già auspicato dallo stesso Lorenzoni con la sua "variante".

IL CRONOPROGRAMMA

Questa la probabile "road map": cronoprogramma in 90 giorni, poi firma della convenzione con il Ministero e quindi stipula del contratto per la realizzazione dell'opera entro la fine del 2020.

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