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Cronaca

Da Roma il fegato di un bambino per salvare una bambina

Il piccolo, di 8 anni, è deceduto nel pomeriggio di sabato in un ospedale della capitale e i genitori hanno acconsentito alla donazione dell'organo per la bimba vicentina di 11 anni

E' una corsa contro il tempo quella scattata nel pomeriggio di sabato tra Padova e Roma per salvare la vita ad una bambina vicentina di 11 anni, affetta da una rara malattia metabolica, in attesa di un trapianto di fegato. Il donatore è un bimbo romano di 8 anni, morto all'ospedale 'Bambin Gesù' della capitale, i cui genitori hanno acconsentito all'espianto di organi. L'operazione è scattata verso le 15 con l'avvio dell'espianto e l'allertamento di un aereo di Stato che porterà il fegato in Veneto per il trapianto a Padova.

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CORSA CONTRO IL TEMPO. L'avvio della complessa operazione sanitaria è stato reso noto dall'assessorato alla sanità della Regione Veneto. Sono state allertati anche gli uomini della Polizia Stradale di Roma e Venezia, che scorteranno la squadra di sanitari cui verrà affidato l'organo. Il volo da Roma dovrebbe atterrare a Venezia nella prima serata. Da qui l'equipe medica raggiungerà in auto l'ospedale di Padova, dove è già pronta la sala operatoria per avviare il trapianto. "Ringraziamo tutti coloro, rappresentati delle Istituzioni, forze dell'ordine, aeronautica, e operatori sanitari - sottolineano il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l'assessore alla sanità Luca Coletto - per l'efficienza, la disponibilità e la tempestività dimostrate. Una grande augurio va da parte di tutti alla piccola vicentina".

AGGIORNAMENTI. Secondo quanto si apprende in queste ore, il trapianto di fegato effettuato sulla bambina vicentina di 11 anni avrebbe avuto un esito positivo. E' arrivata da Roma una precisazione: il fegato è della piccola Stella Manzi, la bimba di 8 anni investita a Roma da un ubriaco romeno senza patente e morta ieri, il fegato trapiantato questa mattina all'ospedale di Padova ad una 11enne di Vicenza. La generosità dei genitori della bambina spirata all'ospedale Bambin Gesù di Roma potrà ora salvare, oltre a quella della bambina veneta, altre quattro vite. Il cuore è destinato a Napoli, i due reni a Milano e i polmoni a Roma.

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