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Cronaca

Trapiantato già da bambino, a 17 anni riceve dalla madre nuovo rene

Dopo aver subito il primo trapianto a 2 anni, il ragazzo presentava problemi di rigetto cronico e avrebbe dovuto ripercorrere la faticosa strada della dialisi e aspettare un nuovo donatore non vivente

Cosa non farebbe una madre per il bene del proprio figlio? Lo testimonia la storia di un genitore che, di fronte alla possibilità di donare il proprio rene, non ci pensa due volte e decide così di ridare, per la seconda volta, la vita al figlio.

LA STORIA. È successo a Padova, nel Centro di nefrologia pediatrica, dialisi e trapianto dell’Azienda ospedaliera. Dopo 15 anni dal suo primo trapianto di rene, un ragazzo di 17 anni presenta problemi legati al rigetto cronico e dovrebbe ripercorrere la faticosa strada della dialisi e aspettare un nuovo donatore non vivente per avere un secondo trapianto. La sua storia è molto provata avendo sviluppato, fin dalla nascita, un’insufficienza renale cronica che lo aveva già costretto a dialisi fino a quando non era stato sottoposto in tenera età a trapianto da donatore pediatrico non vivente, compatibile per età e peso, che gli aveva permesso di vivere serenamente la sua vita di bambino.

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TRAPIANTO RIUSCITO. Ma ora, il rigetto cronico del rene ne richiedeva la sostituzione. I clinici del Centro di nefrologia hanno così proposto il trapianto da donatore vivente, senza perciò effettuare la dialisi. I primi di ottobre il rene della mamma viene trapiantato con successo al figlio dall’équipe multidisciplinare della Nefrologia pediatrica della dottoressa Luisa Murer con la Chirurgia pediatrica del professor Gianfranco Zanon, l’Urologia pediatrica del dottor Marco Castagnetti e il Centro trapianto rene e pancreas adulti del professor Paolo Rigotti. Il decorso post operatorio sta andando bene.

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