Finti matrimoni per introdurre clandestini: blitz anche a Padova

Un'associazione a delinquere con ramificazioni in tutta Italia che si occupava di agevolare l'ingresso illegale in Italia di extracomunitari indiani e pakistani. Ne facevano parte 9 persone della stessa nazionalità, ma anche marocchini ed italiani tutti raggiunti nelle scorse ore da altrettante ordinanze di custodia cautelare.

BANDA SMANTELLATA. Nel blitz, condotto dai carabinieri di Bergamo, è finita anche Padova, oltre alle province di Bergamo, Lodi, Vicenza, Cremona, Piacenza, Brescia, Chieti e Palermo. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Bergamo su proposta della locale Procura. 4 persone sono finite in carcere, altre 2 agli arresti domiciliari, mentre per 3 è stata applicata la 9misura dell'obbligo di firma. 32 in tutto le persone indagate. A capo del sodalizio criminale c'erano un indiano e un pachistano, di 31 e 42 anni, entrambi residenti a Seriate (Bergamo), che si avvalevano della collaborazione di altre 7 persone, loro connazionali, ma anche italiani e marocchini.

FINTI MATRIMONI. L'organizzazione si occupava di sbrigare tutte le pratiche burocratiche per l'ingresso degli stranieri in Italia, fornendo loro documenti falsi. Tra i servizi offerti, c'era anche la possibilità di sposare un cittadino italiano, per acquisire il diritto di trasferirsi in Italia per motivi familiari. Tra i denunciati ci sono anche 3 uomini e una donna, tutti bergamaschi, tra i 24 e i 66 anni, che si sarebbero prestati a sposare cittadini extracomunitari in cambio di un compenso tra i cinquemila e i diecimila euro. Le indagini proseguono per capire se l'organizzazione criminale si sia servita dei favori di alcuni dipendenti di uffici pubblici, che potrebbero avere in qualche modo agevolato l'accesso dei malviventi ai documenti.