Incendio di un treno merci, linea Milano-Venezia interrotta per ore
Le fiamme a un locomotore della società Sistemi Territoriali hanno provocato il caos nei trasporti ferroviari in buona parte del Veneto, con gravi disagi per i lavoratori pendolari
Mattinata d'inferno per studenti e lavoratori pendolari che hanno dovuto fare i conti con il caos dei trasporti ferroviari in buona parte del Veneto a causa di un incendio della locomotiva diesel di un treno merci della società Sistemi Territoriali avvenuto alle 6.10 tra le stazioni di Verona Porta Vescovo e San Martino Buon Albergo e che ha provocato danni alla linea elettrica aerea che serve a far marciare anche i convogli di Trenitalia. Non ci sono feriti e i danni, da quanto si apprende, sono contenuti.
CIRCOLAZIONE BLOCCATA E RITARDI DI ORE. La circolazione dei treni sulla linea Milano-Venezia è rimasta interrotta per ore. Sono stati i 42 treni passeggeri coinvolti per ritardi o annullamenti. Fonti di Trenitalia parlano di 11 Frecciabianca che hanno registrato ritardi fra 30 minuti e due ore, due Intercity e 16 Regionali fra 20 minuti e due ore e mezza. Due Frecciabianca, invece, sono stati deviati su Bologna, con un ritardo complessivo di tre ore. Quattro Regionali, invece, sono stati cancellati, mentre sei Regionali e un Frecciabianca sono stati limitati nel loro percorso. Per far fronte alle esigenze dei pendolari, Trenitalia ha attivato otto pullman per collegare Verona con Vicenza.
ODISSEA PER I VIAGGIATORI. L'arrivo a Milano era previsto alle 9.25: il viaggio per molti passeggeri della Freccia Bianca partita da Venezia alle 7 si è trasformato in una odissea. L'arrivo alla meta alle 12.30, con tre ore di ritardo. ''Saliti a bordo - hanno raccontano all'Ansa alcuni passeggeri raggiunti telefonicamente - ci è stato annunciato un ritardo di 40 minuti diventati poi 50, mentre, chi aveva l'auto a Mestre, è "fuggito" per raggiungere Milano via autostrada. Una volta partito, il treno è arrivato a Padova dove, mentre qualche informazione trapelava su un incendio che rallentava il viaggio, è stato fermo per una mezzora. Poi la comunicazione ufficiale: si va per Bologna, poi a Verona e quindi a Milano''. ''A ritmo lento - dice una ragazza - siamo arrivati a Bologna e poi a Verona alle 11 circa dove c'è stato il cambio del macchinista (altri 15 minuti di stop) e poi via verso Milano per sbarcare alle 12.30 circa''. I passeggeri non si sono arrabbiati, ormai erano rimasti in pochi perché vista la situazione molti erano scesi a Padova, ma si sono lamentati ''delle solite cose, come l'aria condizionata siberiana e la poca pulizia'', in compenso il personale di servizio ha offerto dell'acqua, dei succhi di frutta e delle merendine. Una coppia di turisti americani si è lamentata per la difficoltà linguistica con il personale a bordo, per le spiegazioni via interfono in italiano, ma, soprattutto, per aver perso le coincidenze, per i biglietti da ricalibrare. Vista la situazione, mano ai telefonini per giustificare il mancato arrivo e cercare di spostare al pomeriggio gli incontri previsti. Per alcuni, una volta a Milano e saltati gli impegni, solo il rammarico di fare il viaggio al contrario. Tra i pendolari, come alla stazione di Padova, qualche lamentela per i ritardi e la conseguente calca, visto anche il numero di studenti in movimento, per prendere il primo treno disponibile per Venezia.