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Cronaca

Trenitardo, dallo sfogo all'impegno La Regione sgancia 18mila euro

Un progetto finanziato dalle istituzioni, perché la polemica della Banca del tempo perduto si trasformi in collaborazione attiva da parte degli studenti. Inizia il monitoraggio del servizio ferroviario

È iniziata lunedì 14 aprile, dalla stazione di Venezia Santa Lucia, la prima delle quattro fasi di monitoraggio del servizio ferroviario che porta la firma di Trenitardo. La regione ha finanziato il progetto studentesco con 18mila euro. Tra gli organizzatori e promotori dell'iniziativa, anche alcuni studenti padovani.

PARTECIPAZIONE VIRTUOSA DEI CITTADINI. "Non uno dei soliti controlli, ma qualcosa che si delinea come una partecipazione virtuosa fra cittadinanza attiva e istituzioni: per la prima volta sono gli utenti stessi a svolgere un lavoro tecnico di rilevamento". Lo dicono, in una nota sulla loro pagina Facebook, i volontari del servizio Trenitardo - La banca del tempo perduto. Un progetto che consentirà di verificare l'adeguatezza del sistema di trasporti con la collaborazione di Sistemi Territoriali spa, la società che ha ricevuto l'incarico dalla regione.

IL PROGETTO. "I dati sono rilevati su tutti i treni regionali delle fasce orarie prescelte e riguardano la puntualità effettiva, il rispetto della composizione contrattuale (numero di carrozze), il sovraffollamento e malfunzionamenti vari - spiegano - inoltre, sarà l’occasione per raccogliere ulteriori informazioni con la somministrazione del QuestioBInario, il questionario online e cartaceo sviluppato dal Trenitardo per raccogliere segnalazioni e opinioni sul servizio ferroviario regionale veneto, parte integrante del monitoraggio complessivo". Davide Quagliotto, rappresentante dell'associazione parla di "piccola vittoria - e aggiunge - il nostro ruolo in questo caso non è politico ma tecnico: grazie a questo Trenitardo mantiene la sua totale autonomia".

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