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Cronaca Monselice

Monselice, l'assessore Chisso sul treno regionale delle “lamentele”

Sopralluogo del politico Veneto con la responsabile della direzione regionale di Trenitalia questa mattina sul convoglio 2222 che dalla città della Bassa porta a Venezia, uno dei convogli considerati critici dagli utenti. In piedi fino a Mestre, seduti solo nell'ultimo tratto

L'assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso e la responsabile della direzione regionale di Trenitalia Maria Giaconia hanno provato personalmente questa mattina che cosa significhi salire tutte le mattine per andare al lavoro o a scuola o all'università e rimanere per lungo tempo pigiati contro gli altri pendolari e in piedi.

IL CONVOGLIO. Un sopralluogo sul treno regionale 2222, nella tratta tra Monselice (ora di partenza 7.14) e Venezia (ora di arrivo 8.13) per verificare direttamente le normali condizioni di viaggio su uno dei convogli considerati critici dagli utenti: e infatti Chisso e Giaconia hanno viaggiato in piedi fino a Mestre, trovando posto a sedere solo nell'ultimo tratto.

VIAGGIATORI IN AUMENTO. Una giornata di ordinario sovraffollamento in cui i due passeggeri d'eccezione hanno potuto constatare la corrispondenza tra lamentele, dati statistici e realtà quotidiana, rispetto alla quale, spiega in una nota della Regione, "c'é l'impegno comune di trovare soluzioni possibili e compatibili per migliorare lo standard del trasporto e degli orari, anche di fronte ad un dato eclatante e nuovo: solo nell'ultimo anno i viaggiatori dei treni regionali sono aumentati in Veneto dell'8 per cento, una percentuale significativamente alta".

UN NUOVO ORARIO. "Dobbiamo fornire il miglior servizio possibile e soddisfare le aspettative dei pendolari - ha ribadito Chisso - che non sono dei numeri, ma hanno un'anima. Per far fronte al problema segnalato e verificato oggi e agli altri analoghi, contiamo sul lavoro della commissione tecnica mista istituita per studiare ex novo l'orario, tenuto conto dei flussi sulle tratte a lungo, medio e breve raggio e delle risorse disponibili".

20 TRENI CRITICI. "Stiamo facendo una verifica a tutto campo dell'intero sistema regionale - ha aggiunto Giaconia - ma è chiaro che dobbiamo specializzare l'offerta, rispetto a queste e altre problematiche. Poi ci sono i treni veramente critici sotto più profili, che sono una ventina: una cifra relativamente bassa. Il viaggiatore però percepisce come normalità il rispetto dell'orario e la comodità del viaggio, mentre restano impresse, e legittimamente si protesta, quando si riscontrano disservizi e anomalie, anche se il loro numero risulta sulla carta limitato".

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