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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Niccolò Tommaseo, 55

Spaccio davanti al tribunale, pusher arrestato con l’aiuto di una donna

Stava scambiando eroina davanti al tribunale di Padova. Due carabinieri in borghese lo hanno visto e poi inseguito. Sono riusciti a bloccarlo grazie all'aiuto di una donna, che gli ha legato i polsi utilizzando una cintura

La spaccio di droga a Padova non ha più confini. Ormai, si smerciano sostanze stupefacenti ovunque. Perfino davanti al tribunale. È accaduto ieri mattina quando due carabinieri della stazione di Prato della Valle hanno arrestato Monj K., 45enne tunisino con precedenti specifici in fatto di droga.

IN BORGHESE. Entrambi i militari dell’Arma in abiti borghesi e liberi da impegni di servizio, si sono incrociati casualmente davanti al tribunale. Uno aveva appena partecipato a un processo, l’altro stava percorrendo via Tommaseo per raggiungere la caserma di via Rismondo. Giusto il tempo di scambiarsi due battute che proprio sotto i loro occhi, dall’altro lato della strada, hanno individuato un contatto tra un nordafricano in bicicletta e un altro soggetto intento a passeggiare lungo via Tommaseo. Intuendo che sarebbe avvenuto lo spaccio, i carabinieri si sono subito scambiati un cenno d’intesa, hanno attraversato la strada e si sono fiondati sui due personaggi che nel frattempo avevano imboccato la vicina via Farini.

Monj K.-2LO SCAMBIO. Proprio in quell’istante, il nordafricano aveva appena ceduto tre involucri in nailon - uno dei quali recuperato successivamente contenente eroina - a un giovane padovano. Lo spacciatore, colto in flagranza di reato, si è disfatto di due dei tre involucri gettandoli dentro la feritoia di una cisterna posizionata su un condominio e ha tentato di scappare.

CITTADINA CORAGGIOSA. Braccato e poi fermato dalle forze dell’ordine, lo straniero ha continuato a divincolarsi. Una donna sprezzante del pericolo ha però aiutato i due militari: ha difatti chiesto a un passante di sfilarsi la cintura dei pantaloni riuscendo ad “ammanettare” i polsi dell’individuo, mentre i due uomini lo tenevano fermo.

EPILOGO. Grazie a questa lodevole prova di coraggio, il pusher è stato così bloccato con un grammo circa di stupefacente, 215 euro in contanti e due telefoni cellulari. Il tunisino è accusato di spaccio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’acquirente, invece, si è meritato una segnalazione alla prefettura per assunzione di stupefacenti.

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