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Cronaca Cittadella

Truffa "Asa" in centro a Cittadella: finta raccolta fondi pro studenti africani

I vigili hanno fermato un 30enne nigeriano, in possesso di una 30ina di buste con l'intestazione dell'inesistente "Associazione Studenti Africani". Già numerosi casi analoghi registrati in altre città del Nordest

L'Asa, Associazione Studenti Africani, non esiste. Difficile verificare su due piedi se un giovane dalla pelle scura con il sorriso stampato in bocca e due occhi che ispirano fiducia ti sta rifilando una truffa bella e buona. E invece è proprio così. Sono ormai anni che il copione si ripete, già numerosi i casi registrati in tutta Italia, in particolare nelle città vicine a centri universitari. Eppure c'è ancora tanta gente che ignora l'espediente criminale e, sull'onda del proprio istinto gentile, cade nella trappola.

LA TRUFFA. Succede anche a Cittadella dove, a seguito della segnalazione di un cittadino, i vigili del distretto di polizia locale hanno fermato in centro un trentenne nigeriano che diceva di raccogliere soldi appunto per l'Associazione Studenti Africani, al fine di consentire a giovani di quel continente di studiare in Italia per migliorare le proprie condizioni di vita. L'uomo era in possesso di una trentina di buste con l'intestazione dell'associazione.

UNA CENTRALE CRIMINOSA DIETRO AI RACCOGLITORI. Le buste sono state sequestrate e l'uomo è stato accompagnato al comando di Cittadella, dove è stato fotosegnalato: i rilievi delle impronte verranno trasmessi alla polizia scientifica di Padova per l'identificazione della persona. Del fatto è stato immediatamente informato il pm di turno alla Procura di Padova e sono in corso ulteriori indagini per cercare di individuare chi organizzi questa attività criminale, dato che ognuno dei "raccoglitori" è dotato di buste personalizzate che sicuramente vengono stampate e distribuite da una vera e propria "centrale criminosa".

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