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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piove di Sacco

Operaio suicida per colpa della prostituta diabolica: altre tre le vittime accertate

Svolta decisiva nelle indagini per estirpare un'organizzazione criminale gestita da 5 romene che irretivano uomini italiani costringendoli a versare cifre esorbitanti: un arresto

La prostituzione usata come arma per un'infinita serie di ricatti, minacce, intimidazioni: una vicenda già drammatica, macchiata da un suicidio legato alle estorsioni ordite da 5 donne senza scrupoli. Una di loro è finita in carcere con accuse pesantissime.

L'avvio delle indagini e i primi sospetti

Un'indagine lunga e complessa, partita lo scorso gennaio e culminata con l'arresto di una 28enne romena che con 4 connazionali dovrà rispondere di estorsione e truffa, aggravate e continuate. Un lavoro delicatissimo, che ha portato a galla un disegno criminale che dal 2015 a oggi ha messo in ginocchio almeno 4 uomini, uno dei quali è addirittura arrivato a uccidersi, schiacciato dai debiti e dalla disperazione dopo aver trovato sulla sua strada la terribile straniera.

Il suicidio

A gennaio un operaio 49enne di Piove di Sacco era stato trovato senza vita, vittima di un gesto volontario. A portarlo alla tragica decisione, come avevano scoperto i carabinieri, le vessazioni subite da parte di una giovane prostituta che, dopo un rapporto sessuale, aveva cominciato a tormentarlo con continue e ripetute richieste di denaro. Più di 90mila euro ceduti in varie tranche, in contanti o con transazioni online verso la Romania, per soddisfare le pretese più disparate: dai falsi incidenti stradali alle tragedie familiari, fino a fantomatici procedimenti giudiziari di cui la giovane non poteva coprire le spese. Tutte bugie, a cui si sono aggiunte le minacce quando l'operaio ha cominciato a insospettirsi.

Le altre vittime

Dopo la morte del 49enne i carabinieri hanno cominciato a stringere il cerchio attorno alla 28enne U.A.A., che da tempo bazzicava per Padova e le zone limitrofe dove era conosciuta come prostituta. In breve tempo il peggiore dei sospetti si è concretizzato: non solo il suicidio era legato alla truffa attuata dalla giovane, ma le vittime erano più di una. Tre quelle accertate oltre al defunto, tutti uomini residenti tra Padova e Bologna. Le loro testimonianze sono state essenziali per incastrare la 28enne e le sue complici, portando alla luce il loro gioco sporco.

Intimidazioni sempre più violente

Tre ragazze esercitavano la prostituzione nel padovano e individuando uomini particolarmente fragili che cominciavano a bersagliare con richieste di denaro. Le altre due, di cui una residente in Romania, gestivano e spartivano il ricavato. Sempre identico e infallibile il modus operandi, con le vittime esasperate da minacce sempre più estreme: non solo quella di rivelare tutto alle famiglie, ma addirittura quella di ricevere visite poco piacevoli da connazionali definiti “assassini di professione”. In almeno un caso la promessa si è concretizzata, e uno degli uomini si è trovato seguito in strada da un'auto con targa romena e alcuni individui a bordo che hanno chiaramente lasciato intendere il loro scopo intimidatorio.

L'arresto

Da capogiro anche le cifre estorte: oltre ai 90mila euro del suicida, le 5 donne si sono fatte consegnare 70mila, 4.500 e 500 euro dagli altri uomini incastrati. Raccolte prove schiaccianti, i carabinieri si sono messi sulle tracce delle criminali, trovando U.A.A. In una sala slot del capoluogo e arrestandola, su disposizione del Gip Elena Lazzarin, prima di portarla nel carcere di Verona. Mentre proseguono le indagini per assicurare alla giustizia le 4 complici, i militari invitano le altre potenziali vittime a rivolgersi al più presto al comando di Piove di Sacco.

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