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Cronaca

"Pazienti truffati", prestazioni in day hospital anzichè ambulatoriali

Il 15 ottobre prossimo, avrà inizio il processo che vede sul tavolo degli imputati i vertici di una casa di cura triestina. l'usl 16, che avrebbe liquidato le fatture, si sarebbe costituita parte civile

Avrebbe prescritto ai pazienti cure da effettuare in day hospital anziché in ambulatorio. Questa l'accusa che la procura di Padova ha mosso nei confronti di un centro medico triestino, ora a processo per truffa aggravata. Come riportano il Mattino, l’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 15 ottobre.

INCHIESTA. L'usl 16 che avrebbe pagato le prestazioni, avrebbe deciso di costituirsi parte civile. Sarebbero sotto inchiesta i dirigenti della struttura quando sono avvenuti i fatti. Secondo il pubblico ministero Federica Baccaglini, i pazienti sarebbero stati fatti figurare come ricoveri diurni anziché essere sottoposti a prestazioni ambulatoriali ben meno esose.

7 MILIONI DI EURO. In questo modo, l’Usl 16 avrebbe liquidato le fatture relative attraverso una procedura informatica basata sull’inserimento da parte della casa di cura senza che ci fosse la possibilità di una verifica dei controlli forniti. Secondo i conteggi della Guardia di finanza, dalle casse pubbliche sarebbero usciti in 5 anni ben 7 milioni di euro.

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