rotate-mobile
Cronaca Forcellini / Via Gattamelata

Maxi truffa dei ricorsi contro l'Inps Arrestata padovana dell'Enas croata

Oltre i due coniugi avvocati romani e la loro collaboratrice, in manette anche la 70enne residente in città e che, secondo l'accusa, forniva i nomi di residenti all'estero ignari di tutto o già deceduti, che figuravano poi come autori dei ricorsi per le pensioni

Una truffa milionaria da oltre 22 milioni di euro è stata scoperta della Procura e dalla Guardia di Finanza di Roma nell'ambito di un'inchiesta che vede come parte lesa l'Inps e il ministero della Giustizia. In manette sono finiti gli avvocati romani, marito e moglie, Nicola S. e Gina T., la loro collaboratrice Barbara C. e anche una padovana, Adriana M., 70enne referente dell'agenzia Enas (Ente nazionale assistenza sociale) in Croazia.

IL RUOLO DELLA PADOVANA. Una vera e propria associazione a delinquere, secondo l'accusa, finalizzata alla truffa e al riciclaggio. Il ruolo della padovana sarebbe stato quello di fornire i nominativi di residenti all'estero che, ignari di tutto o persino deceduti, figuravano poi come autori di ricorso contro l'Inps per la liquidazione di oneri accessori sulle pensioni. Sotto indagine anche i ricorsi, presentati sempre per conto di persone all'oscuro di tutto, contro il ministero della Giustizia per il riconoscimento "dell'equa riparazione per lungaggini processuali" introdotta dalla legge Pinto. I milioni di euro sottratti illecitamente sarebbero poi stati usati per l'acquisto di immobili di lusso. Una decina le persone indagate a vario titolo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Maxi truffa dei ricorsi contro l'Inps Arrestata padovana dell'Enas croata

PadovaOggi è in caricamento