L'intervento per sedare un uomo in preda ai fumi dell'alcol si è trasformato in una serata da dimenticare per un agente, finito al pronto soccorso con un dito rotto.

Molestie al take away

Mezz'ora dopo la cattura di un connazionale in piazza Capitaniato, un altro tunisino è stato protagonista di una scena violenta in centro storico. Erano le 23 quando i gestori del ristorante per asporto Bangla Kebab hanno chiesto aiuto al 113 per allontanare un cliente molesto dal locale di via Umberto I, a due passi da Prato della Valle. L'uomo, palesemente alterato all'alcol, stava infastidendo il personale e gli altri avventori, in modo sempre più fastidioso. Inutili e tentativi di farlo andare via sulle sue gambe, pareva non avere alcuna intenzione di muoversi.

L'aggressione

La situazione è degenerata con l'arrivo degli agenti, che ha messo in forte agitazione il nordafricano. Non ne voleva sapere di farsi identificare e si è scatenato un piccolo parapiglia. Il tunisino ha scalciato e spintonato i poliziotti, rompendo un dito a uno di loro con un movimento improvviso. Stanato l'ubriaco e caricato sulla volante, il ferito si è fatto medicare in pronto soccorso mentre i colleghi in questura denunciavano il 38enne per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale oltre a fargli la multa per ubriachezza molesta.

Pestati da un minorenne

Non è la prima volta che i due fratelli bengalesi che gestiscono il locale sono costretti a rivolgersi alla polizia per colpa di clienti poco rispettosi. A fine marzo erano stati brutalmente picchiati da un ragazzo appena 16enne, di origine albanese, che con un connazionale e un afghano di poco più grandi aveva cercato di rubare i soldi dalla cassa. Scoperto due volte in pochi minuti, il più giovane si è arrotolato la cintura su una mano e ha percosso gli asiatici fino all'arrivo della volante che lo ha arrestato.