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Cronaca

Dall'Ucraina a Padova per curare il figlio di due anni: la storia di Oxana e del piccolo Luka

Commuove la storia di mamma Oxana, scappata dall'Ucraina insieme a suo figlio Luka, di soli due anni e malato di leucemia, e arrivata in Oncoematologia Pediatrica all'ospedale di Padova grazie alla "staffetta" in ambulanza organizzata da Team for Children e Croce Verde di Padova

Hanno macinato 2.600 km in 26 ore. Perché c'è una giovane vita da salvare: commuove la storia di mamma Oxana, scappata in fretta e furia dall'Ucraina insieme a suo figlio Luka, di soli due anni e malato di leucemia, e arrivata nella serata di martedì 8 marzo in Oncoematologia Pediatrica all'Azienda Ospedaliera di Padova grazie alla "staffetta" in ambulanza organizzata da Team for Children e Croce Verde di Padova.

La storia

A raccontare la sua storia è Chiara Girello Azzena, presidente di Team for Children: «Oxana è una giovane madre la cui vita è stata stravolta nel giro di poche settimane: a fine gennaio, precisamente il giorno 21, scopre che il figlio più piccolo di soli due anni (gli altri hanno 5 e 12 anni, ndr) ha la leucemia. Riceve le prime cure in ospedale a Leopoli, dove vive, fino a quando non scoppia la guerra: sapendo che il figlio ha urgente bisogno di cure e con ogni probabilità anche di un trapianto di midollo prepara al volo una valigia e scappa in Polonia con Luka. Arriva a Kielce, e una volta entrata nel grande ospedale cittadino le viene subito detto che lì il trapianto di midollo non avrebbero potuto faro. A quel punto, disperata, contatta un'amica comune che vive a Chioggia grazie alla quale riusciamo a metterci in contatto: mi spiega la sua storia, ed essendoci già occupati di casi umanitari che riguardavano bimbi stranieri decido che dobbiamo fare subito qualcosa. Faccio due telefonate: la prima alla professoressa Alessandra Biffi, direttore dell'Oncoematologia Pediatrica di Padova, la quale mi dice "Tu portalo qui che al resto ci pensiamo noi", e la seconda ad Andrea Franco, presidente della Pia Opera Croce Verde di Padova, che mi risponde "Non ti preoccupare, stiamo già partendo" quando gli racconto il problema. Era venerdì sera: il tempo di organizzarsi e lunedì mattina alle ore 7 un'ambulanza con gli autisti Lucio e Giovanni e i volontari Veronika e Marco, che sanno alla perfezione rispettivamente il russo e l'inglese, parte alla volta di Kielce: in 13 ore arrivano a destinazione, entrano in contatto con Oxana e Luka e dopo qualche ora di meritato riposo ripartono alla volta di Padova arrivando in ospedale ieri, martedì 8 marzo, dopo le ore 21. Quando Oxana è scesa dall'ambulanza mi ha abbracciato forte e mi ha detto "Aiutami", ed è quello che faremo come Team for Children: ci occuperemo di lei e di Luka finché rimarranno in Italia, abbiamo già trovato un piccolo appartamento a Casa Santa Rita e le daremo vitto, alloggio e ogni altra cosa possa servire. Anche perché c'è un risvolto positivo: sembra che il fratellino di 5 anni sia compatibile per la donazione di midollo, se così fosse ci adopereremo per portare anche lui in Italia e favorire così l'intervento chirurgico che potrebbe salvare la vita a Luka»

Oxana e Luka

Questa, invece, l'intervista rilasciata da mamma Oxana nel viaggio di ritorno verso l'Italia:

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