rotate-mobile
Cronaca

Morto finalista Campiello Riccarelli Resta in concorso la sua opera

Lo scrittore era stato selezionato a Padova, lo scorso 31 maggio, nella cinquina del prestigioso concorso letterario. Spentosi domenica, il suo "L'amore graffia il mondo" continua a partecipare in gara per la vittoria

Attraverso le sue pagine un autore non muore mai, e così sarà anche nel caso di Ugo Riccarelli, spentosi domenica mattina a Roma all'età di soli 58 anni. Selezionato fra i cinque finalisti della 51esima edizione del Premio Campiello, scelti a Padova lo scorso 31 maggio, lo scrittore continuerà a concorrere alla vittoria con il suo ultimo romanzo "L'amore graffia il mondo", edito da Mondadori. Nella storia del Campiello è la prima volta che si verifica la triste coincidenza di un autore scomparso prima della finale.

UNA CARRIERA BRILLANTE. Nato a Cirié, in provincia di Torino, Ugo Riccarelli era malato da tempo. Figlio di genitori di origini toscane, aveva frequentato la facoltà di Filosofia all'università di Torino. Ha vinto il Premio Chianti nel 1996 con "Le scarpe appese al cuore", il Selezione Campiello nel 1998 con "Un uomo che forse si chiamava Schulz" e lo Strega nel 2004 con "Il dolore perfetto" (Mondadori).

L'OPERA RESTA IN GARA. Il Premio Campiello ha comunicato lunedì che l'opera dello scrittore scomparso resta in corsa per la finale del concorso fissata il 7 settembre. L'articolo 4 del regolamento del prescrive infatti che possono concorrere al premio le opere di narrativa italiana pubblicate per la prima volta in volume nel periodo tra il 1 maggio 2012  e il 30 aprile 2013, i cui autori risultino viventi alla data della riunione di selezione della cinquina finalista, riunione che come detto si è svolta, per questa edizione, il 31 maggio scorso a Padova.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morto finalista Campiello Riccarelli Resta in concorso la sua opera

PadovaOggi è in caricamento