rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Este

Ulss 17, primato europeo nella cura contro il tumore al rene mediante termoablazione

Storico traguardo raggiunto grazie all'equipe dell'unità operativa di epatologia diagnostica e interventistica diretta dal dottor Mauro Mazzucco nell'ospedale di Schiavonia: superato il traguardo dei 150 pazienti sottoposti con successo alla rimozione di un tumore al rene

È uno storico traguardo quello tagliato nei giorni scorsi all'Ulss 17, dove l'equipe dell'Unità operativa di epatologia diagnostica e interventistica diretta dal dottor Mauro Mazzucco, con il pieno appoggio della dottoressa Lucia Leone, direttore della Medicina Generale alla quale afferisce l’Uos, ha superato il traguardo dei 150 pazienti sottoposti con successo alla rimozione di un tumore al rene mediante termoablazione.

IL TRATTAMENTO. Si conferma così il ruolo dell'Ulss 17 come punto di riferimento in questo nuovo ambito di specializzazione, che con 154 pazienti trattati vede la struttura di Schiavonia addirittura al primo posto in Europa come casistica di un singolo ospedale. E proprio i dati raccolti dagli specialisti dell'Ulss 17 evidenziano la validità di questa metodica. Spiega il dottor Mazzucco: "La nostra esperienza su pazienti con tumore renale fino a 4 centimetri e poi controllati per un tempo medio di 4 anni, dimostra l'estrema efficacia del trattamento, con una percentuale di guarigione superiore al 98%". Risultati di assoluto rilievo, come evidenzia anche il dottor Domenico Scibetta, commissario dell'Ulss 17: "Questa specializzazione nel trattamento del tumore renale mediante termoablazione è una delle eccellenze che abbiamo trovato arrivando a Schiavonia, per la quale il nostro ospedale rappresenta davvero un punto di riferimento anche a livello nazionale".

COME FUNZIONA. Il principio alla base di questa metodica all'avanguardia è quello di intervenire non asportando i tessuti compromessi, ma sfruttando il calore prodotto da onde elettromagnetiche per "bruciare" con assoluta precisione le cellule malate e lasciando intatte quelle ancora sane circostanti. In questo modo diventa possibile operare un tumore senza anestesia generale, senza cicatrici, con degenze brevissime e anche costi molto ridotti. L'intervento infatti dura appena 10-15 minuti, richiede solo una blanda sedazione del paziente e comporta un ricovero non superiore a 72 ore (la degenza media è di 3,2 giorni). Il dottor Mazzucco continua: "La maggior parte dei nostri pazienti erano tecnicamente operabili, ma abbiamo scelto ugualmente di procedere con questo approccio più innovativo e mininvasivo alla luce dei suoi numerosi vantaggi. Fondamentale per ottenere i migliori risultati è però la selezione dei casi: se la lesione è entro i 4 cm la probabilità di eliminazione completa è attorno al 90-95%, mentre la percentuale scende gradualmente all'aumentare del diametro del tumore. E molto importante è poi anche la gestione completa del paziente, dalla fase della selezione a quella dell'intervento, fino ai controlli successivi".

TERMOABLAZIONE. La termoablazione nasce più di 20 anni fa come terapia per i tumori del fegato e sono oltre 1.000 gli interventi su tale patologia eseguiti sempre dalla stessa equipe dell'azienda ULSS 17, ma oltre a questo trattamento, la termoablazione può essere uno strumento di terapia efficace anche per lesioni localizzate in altri organi. In particolare, diversi lavori riconosciuti a livello internazionale ne hanno dimostrato l'efficacia nella terapia antalgica in caso di metastasi ossee; nel trattamento mininvasivo dell'osteoma osteoide (tumore osseo benigno che colpisce i giovani e che provoca una importante sintomatologia dolorosa, che trova soluzione al termine dell'intervento); e ancora, per la riduzione di volume dei fibromioni uterini, per il trattamento citoriduttivo e antalgico del tumore del pancreas, di neoplasie primitive e metastastiche del polmone. Un ulteriore ambito riguarda il trattamento di gozzi e noduli tiroidei benigni al fine di ridurre il volume delle lesioni evitando il ricorso alla chirurgia: "A questo riguardo l'inizio della collaborazione con i colleghi endocrinologi - è recente - sottolinea il dott. Mazzucco - ma i risultati dei primi casi trattati sono sorprendenti".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ulss 17, primato europeo nella cura contro il tumore al rene mediante termoablazione

PadovaOggi è in caricamento