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Cronaca

Famiglia e amici si preparano per l'ultimo saluto: «Mattia merita una festa»

Domani finalmente la famiglia potrà celebrare il funerale del trentenne accoltellato la notte del 25 settembre. Dopo i primi giorni di depistaggi è arrivata la confessione della fidanzata, ma ancora troppe cose non tornano

Alle 15 di venerdì 7 ottobre saranno passati dodici giorni dalla morte di Mattia Caruso. Per la famiglia un’eternità questa valanga che si è su di loro abbattuta. Una famiglia molto unita quella dei Caruso, molto noti in tutta la provincia per la loro attività dolciaria.

parcheggio laghetti Mattia Caruso depistaggio-2

Se si è consumato un dolce in una grande manifestazione del territorio molto probabilmente ci si è rivolti a loro. Nel periodo natalizio il bancone di dolci lo si trova subito fuori il Salone. Mattia lo si trovava dietro al banco, sorridente e disponibile come lo ricordano tutti coloro che si incontrano e che lo hanno conosciuto. Delle tantissime persone incontrate dal momento della tragedia non siamo ancora riusciti ad ascoltare un giudizio negativo su di lui. Dal quartiere ai bar che frequentava anche in centro fino ai colleghi che nelle manifestazioni con i loro banchi animano le piazze, mai un giudizio negativo. I più raccontano che quando lo si incontrava in giro era sempre con Jack, il suo piccolo Jack Russel Terrier di 13 anni. Da quella notte non ha più tanta voglia di scodinzolare e giocare con gli altri cani di famiglia, Tempesta e Simbad. Una grande passione la sua, quella per i cani. Anche questo si sente raccontare spesso da chi lo conosceva.

Mattia Caruso cane Jack-2

La notizia della morte di Mattia giunge alla famiglia all’alba del 26 settembre. Le versioni iniziali erano contrastanti. Si è subito parlato di una rissa, che non c’è mai stata nel locale “Ai laghetti” di Montegrotto. Si è poi parlato di un uomo nero, travisato con un cappuccio, che sarebbe spuntato da un bosco e che lo avrebbe colpito dopo un colloquio in un parcheggio. Una versione che sarebbe stata data da Valentina Boscaro, la compagna, accanto alla quale è poi morto. Il racconto reso agli inquirenti non poteva convincere perché la strada che avrebbe dovuto percorrere dal parcheggio al luogo dove poi è stato soccorso sono due km di strade dapprima un po’ sconnesse e poi con percorsi molto vari e irregolari su strette carreggiate. E al volante, anche se l’auto, una Mercedes verde bottiglia Classe A è di proprietà della compagna, la guidava comunque lui. E lo faceva spesso visto che anche proprio nell’immagine più utilizzata dai media per raccontare la vicenda di Mattia è seduto al posto di guida proprio in quell’auto. Secondo la prima versione data dalla Boscaro lui avrebbe accostato in via dei Colli, ad Abano perché ferito. A quel punto apre la portiera e cade dalla macchina in un punto dove poi è stata visibile per giorni la chiazza di sangue. Del racconto solo quest’ultimo particolare combacia con la realtà di quella notte.

Laghetti Sant'Antonio-2

Per circa tre giorni regge invece la versione della fidanzata di Mattia Caruso. Regge talmente che immediatamente, la notte dell’omicidio, sono state perquisite e fermate tutte le persone presenti nel locale di Montegrotto. E’ stato anche delimitata l’area del parcheggio del presunto agguato compiuto dall’uomo nero e incappucciato, uscito dalla boscaglia che poi tanto boscaglia non è. Poi c’è stato il mistero del coltello, che sembrava fosse sparito invece era nella tasca della giacca di Mattia. Pulito, chiuso e riposto nella tasca di Mattia. Solo di fronte alle troppe incongruenze è arrivata poi l’ammissione da parte di Valentina Boscaro che ha dichiarato di aver lei colpito il trentenne di Albignasego. Un solo colpo, preciso, ad altezza cuore. Secondo la donna i due stavano litigando, ma dall’autopsia non emerge alcun elemento che faccia pensare che la vittima si sia in qualche modo difesa o opposta alla coltellata, sembrerebbe piuttoso colpito a sorpresa. Ora Boscaro è ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Un testimone che è intervenuto e ha chiamato i soccorsi, che la fidanzata non sembra invece avesse chiamato, ha raccontato poi alcuni particolari che non sembrerebbero collimare con quanto detto dalla rea confessa. 

Mattia Caruso Abano decesso-2

L’ultimo saluto a Mattia Caruso, è la volontà dei famigliari e degli amici del trentenne, deve essere una festa. Per quanto riguarda la messa, che sarà officiata da don Paolo, la funzione dovrebbe avere una forte componente sonora, molto simile a una messa cantata. Per quanto riguarda la seconda parte della funzione, quella più laica che si svolgerà all’esterno della chiesa, è prevista tanta musica e utilizzando un grande schermo un video di immagini e foto che raccontano la vita di Mattia con la musica da lui preferita. Grande amante del rap ma anche della musica melodica e neo melodica, soprattutto napoletana. Da Claudio Baglioni a Noyz Narcos per arrivare fino a Nino D’Angelo, le canzoni che hanno accompagnato la sua vita secondo quelli che erano i suoi gusti. In serata poi, dalla piazza di Albignasego partirà una fiaccolata. Alle ore 20. Ci sarà anche Jack.

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