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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Difendeva una famiglia da uno sfratto: Cesare Ottolini prosciolto dall'accusa di violenza privata

A fronte di una richiesta di sei mesi fatta dal Pm, il giudice Claudio Elampini ha deciso invece di dare ragione al segretario Unione Inquilini di Padova, Cesare Ottolini, assolvendolo

Martedì 19 marzo 2019 si è svolta a Padova il processo in cui Cesare Ottolini era imputato di “violenza privata aggravata”. Stava difendendo dallo sfratto una famiglia di origine straniera con minori, nel settembre 2017. Cesare Ottolini è segretario Unione Inquilini di Padova, membro della segreteria nazionale e coordinatore globale dell'Alleanza Internazionale degli Abitanti.

Sfratto

«Il 13 settembre del 2017 ho partecipato - spiega Ottolini - assieme ad altri compagni a un'iniziativa di solidarietà organizzata dall'Unione Inquilini in appoggio a una famiglia di origine algerina con due figli minori, sotto sfratto perché non riusciva a pagare il mutuo alla Banca. L'iniziativa, assolutamente pacifica, consentì alla famiglia di restare nella sua casa e di aprire un dialogo con il Comune di San Martino di Lupari, la Prefettura di Padova e con la proprietà per trovare soluzioni rispettose dei diritti umani. Invece, chi era incaricato di sfrattare la famiglia per vendere a maggior prezzo l'alloggio pignorato dalla Banca, non ha gradito e mi ha denunciato. L'iniziativa di solidarietà è stata del tutto legittima ed efficace, perché ha impedito la violazioni dei diritti umani di questa famiglia, ratificati  dall'Italia (Legge n. 881 del 1977), in particolare il diritto alla salute, che dovrebbe essere tutelato dal Sindaco come previsto dalla Legge n. 833 del 1978».

Assoluzione

A fronte di una richiesta di sei mesa fatta dal Pm, il giudice Claudio Elampini ha deciso invece di dare ragione a Ottolini, assolvendolo dall'accusa di violenza privata aggravata. I fatti risalgono appunto a settembre 2017, quando a San Martino di Lupari Ottolini e altri si opposero alla sfratto di una famiglia con minori. Le motivazioni del giudice saranno depositate entro il 13 ottobre, mentre ci sarà la possibilità di appello entro il 28 novembre. 

Ramanzina

Al termine dell'udienza, il giudice, pur apprezzando l'impegno nella difesa dei diritti umani, non ha mancato di fare una ramanzina alla stesso Ottolini, che ha così risposto: «Il mio impegno, assieme a quello di moltissimi altri attivisti per il diritto alla casa, in questo caso specifico e sempre, è quello di ottenere il pieno rispetto della legge, non di impedirlo, compresi i diritti umani ratificati dall'Italia. Per questo motivo nel quadro della Campagna Sfratti Zero, l'Unione Inquilini, assieme all'Alleanza Internazionale degli Abitanti, stiamo presentando in tutta Italia decine di ricorsi per violazione del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali presso l'Alto Commissario per i diritti umani. Un motivo in più per continuare con i compagni dell'Unione Inquilini e dell'Alleanza Internazionale degli Abitanti, ad essere attivisti solidali per i diritti umani». Va anche segnalato che le dichiarazioni rese in aula dai carabinieri presenti sono parse alquanto contraddittorie, e anche le accuse a Ottolini si sono decisamente ridimensionate. Questo ha reso così inevitabile l'assoluzione del segretario Unione Inquilini di Padova. 

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