Università di Padova, reputazione ottima e gli iscritti così aumentano
Le prime cifre non ancora definitive fanno presagire un saldo finale che sfiorerà il +3,5% di studenti rispetto allo scorso anno. In controtendenza a livello nazionale dove anche atenei blasonati registrano cali
Il magnifico rettore, Giuseppe Zaccaria, ne è certo: "Il risultato straordinario ottenuto nella Vqr (Valutazione della qualità della ricerca) alla fine di luglio, che ci vede al primo posto assoluto in Italia, primi in sette delle tredici aree disciplinari e in posizioni di vertice nelle rimanenti, certamente ha pesato in modo positivo e ha confermato che Padova gode di un'ottima reputazione accademica. La stima di cui è oggetto la nostra Università ha inequivocabilmente pesato sulle scelte delle famiglie e degli studenti".
ISCRITTI IN AUMENTO. La premessa si fa dunque fondamentale per poter leggere criticamente le cifre relative alle iscrizioni all'ateneo padovano, non ancora definitive perché i corsi di laurea magistrale ammettono adesioni fino al prossimo mese di febbraio. Ai corsi di laurea triennali i neoiscritti alla data del 24 ottobre scorso erano 11mila 178 contro i 10mila 814 (+ 3,3%) rispetto allo scorso anno. "Siamo in grado di tracciare un primo bilancio che ci consente di dire, senza remore, che siamo in presenza di un risultato assai significativo - ha aggiunto Zaccaria - Siamo di fronte ad un ottimo segnale, di grande soddisfazione, che conferma al di fuori di ogni dubbio il persistere di un elevato livello di attrattività della nostra Università".
I NUMERI. Le iscrizioni ai corsi di laurea triennali si possono dire concluse. Al 24 ottobre scorso i neoiscritti erano 11.178 contro i 10.814 (+3,3%) rispetto allo scorso anno. Per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico (a numero programmato, per un totale di 1.500 unità) c'è stato uno straordinario boom di domande e tutte le caselle sono state riempite; con le iscrizioni ai corsi di laurea magistrale non a ciclo unico le immatricolazioni superano abbondantemente le 15mila unità ed è prevedibile che a fine febbraio il dato possa andare al di là di quota 16mila. In ogni caso il saldo finale sfiorerà il +3,5%.
IN CONTROTENDENZA. "Un dato - ha aggiunto il rettore - che ci vede in controtendenza rispetto all'andamento a livello nazionale, ove persiste una contrazione nel numero di iscrizioni, dovuta ad una serie di fattori, sia a seguito della crisi economica che colpisce famiglie e studenti, sia per alcune ingiustificate campagne di delegittimazione degli Atenei. Una contrazione degli iscritti che colpisce pure grandi Università, anche tra le più blasonate".