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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Università di Padova, indagine sui laureati: l'88% lavora, stipendi fino a 1.400 euro

Il XIX "Rapporto sul profilo dei laureati" e sulla loro condizione occupazionale

I laureati nel 2016 dell'Università di Padova coinvolti nel XIX "Rapporto sul profilo dei laureati" sono 12.380. Si tratta di 7.376 di primo livello, 3.757 magistrali biennali e 1.174 a ciclo unico; i restanti sono laureati pre-riforma o del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria. Di seguito l’analisi delle performance formative dei laureati di primo livello e dei laureati magistrali biennali.

CITTADINANZA, PROVENIENZA E BACKGROUND FORMATIVO. Il 19% dei laureati proviene da fuori regione; in particolare è il 16% tra i triennali e il 29% tra i magistrali biennali. La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 3,1%: il 2,8% tra i triennali e il 3,5% tra i magistrali biennali. È in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 65% dei laureati: è il 61% per il primo livello e il 67% per i magistrali biennali. Possiede un diploma tecnico il 21% dei laureati: è il 24% per il primo livello e il 18% per i magistrali biennali. Residuale la quota dei laureati con diploma professionale.

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ETÀ, REGOLARITÀ E VOTO DI LAUREA: LA RIUSCITA NEGLI STUDI UNIVERSITARI. L’età media alla laurea è 25,4 anni per il complesso dei laureati, nello specifico 24,4 anni per i laureati di primo livello e 26,7 anni per i magistrali biennali. Un dato su cui incide il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati, infatti, si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo di scuola secondaria superiore. Il 61% dei laureati terminano l’università in corso: in particolare sono il 63% tra i triennali e il 62% tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea è 101,9 su 110: 99,0 per i laureati di primo livello e 106,7 per i magistrali biennali.

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TIROCINI, STUDIO ALL’ESTERO E LAVORO DURANTE GLI STUDI. Il 59% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: sono il 62% tra i laureati di primo livello e il 53% tra i magistrali biennali (valore che cresce al 68% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio). Ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) il 13% dei laureati: l’8% per i triennali e il 22% per magistrali biennali (quota che sale al 26% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio). Il 68% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 69% tra i laureati di primo livello e il 68% tra i magistrali biennali.

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LA SODDISFAZIONE PER L’ESPERIENZA UNIVERSITARIA. Per analizzare la soddisfazione per l’esperienza universitaria appena conclusa si è scelto di prendere in considerazione l’opinione espressa dal complesso dei laureati in merito ad alcuni aspetti. L’85% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’80% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, 77 laureati su cento considerano le aule adeguate; più in generale, 89 laureati su cento si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria nel suo complesso. E quanti si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso presso lo stesso Ateneo? Il 70% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo, mentre il 13% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.

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LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI. L’Indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 20.820 laureati dell'Università di Padova. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2015 e contattati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati magistrali biennali usciti nel 2011 e coinvolti dopo cinque anni. 

LAVORO, I LAUREATI TRIENNALI A UN ANNO DALLA LAUREA. L’Indagine ha coinvolto 6.801 laureati triennali del 2015 contattati a un anno dal titolo (nel 2016). Dal momento che una quota consistente di laureati di primo livello, complessivamente il 54%, prosegue il percorso formativo con la magistrale, vengono di seguito fotografate le performance occupazionali di coloro che dopo la conquista del titolo hanno scelto di non proseguire gli studi e di immettersi direttamente nel mercato del lavoro. Isolando quindi i laureati triennali dell'Università di Padova che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale (44%), è possibile indagare le loro performance occupazionali a un anno dal titolo. Il tasso di occupazione (si considerano occupati, seguendo la definizione adottata dall’Istat, anche quanti sono in formazione retribuita) è del 79%, mentre quello di disoccupazione (calcolato sulle forze di lavoro, cioè su coloro che sono già inseriti o intenzionati a inserirsi nel mercato del lavoro) è pari al 13%. Il 28% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti), mentre il 12% svolge un’attività autonoma effettiva (liberi professionisti, lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.). La retribuzione è in media di 1.151 euro mensili netti. Ma quanti fanno quello per cui hanno studiato (richiesta della laurea per l’esercizio del lavoro svolto e utilizzo nel lavoro delle competenze apprese all’università)? Sono 56 laureati su cento, i quali considerano il titolo molto efficace o efficace per il lavoro che svolgono.

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LAVORO, I LAUREATI MAGISTRALI BIENNALI A UNO E CINQUE ANNI DALLA LAUREA. I laureati magistrali biennali del 2015 contattati dopo un anno dal titolo sono 3.571, quelli del 2011 coinvolti a cinque anni sono 3.713. A un anno. Il 74% dei laureati magistrali biennali del 2015 è occupato (sono compresi anche coloro che sono in formazione retribuita). Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari al 13%. 33 occupati su cento possono contare su un contratto a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti), mentre il 7% svolge un’attività autonoma. La retribuzione è di 1.143 euro mensili netti; il 46% ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo. A cinque anni. L’88% dei laureati magistrali biennali del 2011 è occupato. Il tasso di disoccupazione è pari al 6%. Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti) sono il 57%, mentre svolge un lavoro autonomo il 19%. Le retribuzioni arrivano a 1.414 euro mensili netti; 55 laureati su cento ritengono la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che stanno svolgendo. Ma dove vanno a lavorare? Il 77% dei laureati è inserito nel settore privato, il 15% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (7%). L’ambito dei servizi assorbe il 68%, l’industria accoglie il 27% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

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