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Cronaca

Pochi uomini e mezzi obsoleti: il sindacato Usb vigili del fuoco Padova scrive al Prefetto

Dopo gli scioperi dei mesi scorsi e i tentativi di conciliazione, la situazione in cui versano gli uomini del comando di via San Fidenzio è rimasta immutata. La lettera al funzionario di governo

Il sindacato Usb dei vigili del fuoco di Padova ancora una volta, denuncia le gravi carenze del comando provinciale di via san Fidenzio; una situazione che non si scopre oggi. Già nei mesi scorsi i pompieri avevano portato alla ribalta il loro malessere dando vita a mobilitazioni che hanno avuto un'adesione massiccia. Con una lettera indirizzata al prefetto Renato Franceschelli, chiedono nuovamente risposte.

ABBANDONO E DISINTERESSE.

"Nel corso degli ultimi anni - scrivono nella missiva - ha più volte ribadito la necessità di una rivalutazione del comando provinciale dei vigili del fuoco di Padova sia per sopperire ai tagli succedutisi in termini economici, sia per adeguare l’organico delle sedi della provincia che, sebbene siano trascorsi quasi venti anni dall’apertura della sede di Abano Terme, non ha ancora visto assegnato il personale ivi occorrente...Dopo i due incontri di conciliazione in Prefettura siamo ancora a portare alla Sua attenzione lo stato di abbandono e disinteresse che coinvolge il soccorso tecnico urgente in provincia di Padova".

ORGANICO.

"Abbiamo ribadito la necessità di una riclassificazione del comando di Padova attraverso un decreto ministeriale - sottolineano - ciò comporterebbe un aumento dell’organico assegnato a garanzia di una maggiore operatività e copertura territoriale, aumenterebbe il rapporto soccorritori/cittadinanza che in alcuni casi raggiunge proporzioni inimmaginabili e a copertura del personale distolto dalla sede centrale per l’apertura della sede distaccata di Abano Terme. Inoltre, a causa dei tagli, non possiamo più fare affidamento sul personale precario che consentiva di effettuare i corsi di formazione e soprattutto la congrua composizione delle squadre di intervento che, sempre più spesso, operano con organici ridotti".

MEZZI OBSOLETI.

"Nelle occasioni che abbiamo avuto di interloquire con Lei abbiamo rappresentato inoltre come il parco automezzi sia per la quasi totalità risalente al secolo scorso o quantomeno non più in grado di soddisfare i requisiti di affidabilità e risposta agli standard minimi. - evidenziano -  Da parte Sua ci è stato assicurato che l’amministrazione centrale avrebbe tenuto conto di tale situazione e che nelle prossime assegnazioni di mezzi adibiti al soccorso il comando di Padova avrebbe acquisito una priorità alta. Purtroppo siamo a constatare che l’amministrazione per tamponare questa situazione critica ha pensato di dotarci di automezzi usati recuperati da altri comandi dove invece hanno avuto nuove assegnazioni. Relegati di fatto a rottamatori di mezzi usati che hanno continuamente bisogno di interventi tecnici di riparazione. Ad oggi la prima autopompa che esce per prestare soccorso risale al 1995 in quanto la più recente, come altri mezzi in carico al comando, sono presso le officine in attesa di fondi necessari alle riparazioni. Saremmo lieti di un Vostro autorevole e risolutivo intervento atto a risollevare le sorti del Corpo e nella fattispecie dei vigili del fuoco padovani a garanzia del soccorso tecnico urgente".

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