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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Negato al medico uxoricida il permesso di uscire dal carcere per la tesi di laurea

Il pm ha deciso che sarebbe stato lesivo per l'immagine delle istituzioni

Aveva chiesto un permesso per raccogliere materiale per la sua tesi di laurea in Diritto Costituzionale, ma il pm Benedetto Roberti gli ha detto di no. Come riportano i quotidiani locali, il medico condannato a 26 anni per aver ucciso la moglie doveva uscire di prigione e farsi un pranzo in solitaria per raccogliere materiale in vista della sua laurea.

USCITA NEGATA

L’uomo condannato a 26 anni per aver ammazzato la consorte, ha preso il “no”del tribunale a una sua uscita dal carcere. L’ex medico, condannato in via definitiva, si è visto negare il permesso perché sarebbe stato nocivo all’immagine delle istituzioni che un condannato in via definitiva per un reato tanto grave potesse passeggiare da solo in giro per la città e per di più pranzare al ristorante. Nel parere negativo espresso, il pm ha precisato che, di regola, il permesso è concesso ai detenuto per motivi di studio (per frequentare una scuola, l'università o le biblioteche) oppure per trascorrere qualche ora in famiglia o in comunità. Era stato lo stesso dottore-laureando a chiedere il permesso. 

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