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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Vaccini, la Regione Veneto fa marcia indietro: Zaia andrà al consiglio di Stato

Il governatore ha deciso di sospendere la moratoria di due anni per applicare le norme sui vaccini predisposte a livello nazionale dopo le polemiche sollevate dalla decisione

Il governatore della regione Veneto Luca Zaia ha deciso di sospendere la moratoria di due anni per applicare le norme sui vaccini predisposte a livello nazionale. Marcia indietro giovedì mattina sulla questione che aveva alzato un vespaio di polemiche.

MORATORIA SOSPESA.

La norma prevedeva la concessione di due anni per la presentazione della documentazione vaccinale da parte dei genitori dei bambini che si apprestavano a frequentare la scuola. Il ministro della salute Beatrice Lorenzini si è detta contenta: “Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale”. Lo stop viene dopo le pressioni dei ministri Lorenzini e Fedeli sul governatore Luca Zaia che ha fatto quindi marcia indietro. La regione Veneto, rispetterà la normativa nazionale così come interpretata dallo stesso ministero e introdurrà il decadimento dell'iscrizione già da questo anno scolastico. Anche Matteo Renzi, ieri a Padova per la festa del Pd, si era detto contrario al provvedimento del Veneto.

CONSIGLIO DI STATO.

La questione non finisce qui. La richiesta della moratoria verràa portata al consiglio di stato: il quesito sollevato riguarda i tempi di applicazione per le iscrizioni dei non vaccinati da 0 a sei anni negli asili nido e scuole di infanzia. Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia che ha ricevuto una lettera del direttore generale della sanità veneta, Domenico Mantoan, che comunica la sospensione della moratoria. "Mi ha comunicato - rileva Zaia - di sospendere temporaneamente con decisione autonoma, come peraltro avvenuto nella formulazione del decreto; di confermare l'interpretazione autentica della legge e di chiedere che l'amministrazione regionale si possa attivare per un parere autorevole rispetto a questo contenzioso. Pertanto alla comunicazione fatta da Mantoan sulla sospensione confermo che chiediamo che venga inoltrato il quesito direttamente al consiglio di Stato, istituzione deputata a dare una interpretazione autentica per Regione e ministero del testo di legge"

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