Il vaccino all'Arcella lo porta il Sant'Antonio di EvyRein, lo street artist "mordi e fuggi"
Arrivando in via Lombardo, di fronte al Park Aspetti, è impossibile non notarlo: Sant’Antonio che in un braccio tiene un bambino e dall’altra una siringa con il vaccino Pfizer
Sant’Antonio che difende la comunità, è questo il messaggio più diretto che arriva osservando la nuova opera dello street artist EvyRein all’Arcella. Non lascia certo indifferenti, forse ci sarà chi la interpreterà come opera blasfema o irriverente. Di certo colpisce, questo è sicuro. Non solo perché non è certo nel segno del “religiosamente corretto” che si può "leggere" quest'opera, ma soprattutto per il grande valore artistico.
Arrivando in via Lombardo, di fronte al Park Aspetti, è impossibile non notarlo: Sant’Antonio che in un braccio tiene un bambino e dall’altra una siringa con il vaccino Pfizer. Osservando da vicino si notano nel particolare gli elementi di provocazione artistica, di metafore e di provocazioni: il dito medio sollevato del Santo che tiene il bambino, i tatuaggi sui visi e sulle mani di entrambe le figure, con scritte che vanno in due direzioni opposte. Dal cogli l’attimo all’ammissione di pigrizia nell’affidarsi a qualcuno o qualcosa che risolva i problemi, che sia la religione o la medicina. La religione vissuta con un atteggiamento pagano, anche questo sembra suggerirci l'artista.
Questo tipo di opere sottolinea la differenza tra le opere commissionate e la modalità “mordi e fuggi” che caratterizza ancora molti street artist, come EvyRein appunto. Per l’Arcella la conferma di una vitalità artistica e culturale che caratterizza sempre più questo quartiere.